
Buon sabato lettori e benvenuti al consueto appuntamento con gli #incipit.
Quello che vi propongo oggi è tratto dall’ultimo libro di Mariapia veladiano Adesso che sei qui edito da Guanda.
Come sempre nella foto taggo alcune persone ma il booktag è aperto a tutti, quindi passate parola, partecipate numerosi, taggatemi nelle vostre storie o nei vostri post e io condividerò i vostri incipit preferiti.
“Lo chiamano esordio
Un giorno di agosto zia Camilla è stata vista passeggiare sulla piccola piazza di Starniglio su cui affaccia la chiesa barocca di San Michele Arcangelo. C’erano più di trenta gradi, il sole infuocava i bolognini del selciato. Spesso nel pomeriggio il paese eàttraversato dall’Ora del Garda, un vento che scende da Passo San Giovanni e porta il fresco anche in piena estate. Quel giorno però l’Ora non si era quasi fatta sentire e anche per questo proprio nessuno oltre a zia Camilla si trovava fuori casa. Ma da dietro le tende e i balconi l’hanno vista in tanti e hanno osservato che si muoveva piena di dignità, la borsetta nera in mano, i guanti ne-ri, la sciarpa di lana rosso fuoco, il cappello nero di velluto con una piccola falda plissettata, le scarpe dećolleteín tinta, con il piccolo tacco da signora, le calze scure stretch. E il cappotto nero di velluto riccio con i bottoni rossi. Qualcuno mi ha telefonato.”
Un’atmosfera d’altri tempi in questo incipit.
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Sicuramente l’atmosfera e lo stile passato, aumentano l’intensità di questo incipit
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Davvero molto bello questo incipit!
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Bellissimo incipit, molto evocativo! Riesce a trasportare in altri periodi!
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