
Sinossi ufficiale
Catania, giugno 2017: il cadavere di un uomo, Gerri Santiloro, viene ritrovato in un vicolo del centro crivellato da tredici proiettili. A occuparsi dell’evidente omicidio arrivano, sul luogo del delitto, l’ispettore Bonanno e il commissario Davide Bovio, che trovano subito una stranezza: sul corpo della vittima c’è una lettera d’addio. Le prime impressioni, basate su quelle poche righe, li conducono all’Hotel Ungheria, dove l’uomo risiedeva, e a fare la conoscenza di Cristina Selleri, cameriera del Palomar, locale dove Santiloro trascorreva le sue giornate in solitaria.Del passato di Gerry non si sa nulla: i due poliziotti concentrano le loro indagini sul tentativo di ricostruire, attraverso le parole della Selleri, innamorata di Santiloro, gli ultimi giorni di vita di quest’uomo che nascondeva, tra ombre e misteri, un desiderio di vendetta a lungo covato. A ingarbugliare le indagini contribuisce la confusione del commissario, uomo dai sentimenti avvizziti ma affascinato dalla giovane testimone.
L’AUTORE
Gaudenzio Schillaci è nato nel 1990 a Catania. Vive e lavora a Bologna. Appassionato di letteratura, di musica e di cinema, ha collaborato per anni con lo scrittore Alberto Minnella. La felicità si racconta sempre male è il suo romanzo di esordio.

Sinossi ufficiale
Emilio è un giovane affetto da una lieve sindrome di Down. Di cuore e gentile, cerca sempre di mostrare agli altri il lato migliore di sé. Al di là della faccia buffa e delle palpebre cadenti che lo caratterizzano, il ragazzo non esita a difendersi per i torti che, a causa della sua condizione, si trova a subire, e per questo spesso viene allontanato. Un giorno, però, incontra Alessia, dagli occhi color della polvere e l’aria misteriosa. Alessia è schiva e fin da subito si mette in mostra con Emilio per il suo temperamento irascibile. I due non sembrano andare d’accordo, finché un giorno la ragazza non bussa alla porta del giovane con una proposta.
L’AUTORE
Maurizio Asquini è nato e vive a Novara. Ha pubblicato Cervelli bruciati (2013) e il successivo Io non rispondo (2015). Nel 2016 Il sole sottoterra, vincitore del “Memorial Vallavanti Rondoni” e menzionato al Premio “Universum Switzerland”. Nel 2018 Razza umana e ha vinto il Premio “Caffè tra le nuvole” e il Premio “Penna d’Oro”. Autore di racconti, ha raccolto innumerevoli premi tra cui: “Cesare Pavese”, “Premio per la Pace Tiziano Terzani”, “Napoli Cultural Classic”, “Enrico Bonino”, “Città di Sarzana”, “Carlo Ulcigrai”. Cura il proprio blog maurizioasquini.com.

Sinossi ufficiale
Bruno è sull’aereo, quando si rende conto che qualcosa non va: riesce a vedere se stesso e la gente intorno, come uno spettatore, ma lui non può rimanere lì, deve dire ad Annalisa una cosa importante. Pietro non può muoversi, lui è nel proprio corpo e di ogni segno che porta ne ricorda la storia. E poi c’è l’amicizia di Mara e Alberto, al contempo zattera e catena. I protagonisti di queste istantanee vivono storie e decisioni differenti, legate da un filo conduttore potente, che tende alla vita. In AZ 1358 – Racconti, Adriana Aromolo affronta e approfondisce il momento della scelta, quando una vita intera viene messa in gioco.
L’AUTRICE
Adriana Aromolo è nata a Gorizia nel 1950. Laureata in Lettere classiche e Archeologia all’Università di Trieste, vive tra Roma e la Maremma. Ha collaborato con la rivista “Formazione&Lavoro” e ha scritto per la pagina culturale de “Il Piccolo” di Trieste. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in varie antologie. Recentemente è stata tra i vincitori del concorso letterario “LuceNera”. Nel 2014 ha frequentato un corso di scrittura creativa con Valeria Viganò e nel 2015 con Francesca Crisi. Ha fondato e dirige l’associazione culturale e galleria d’arte “Arti in corso” e, con Dianora Tinti, ha creato nel 2013 “I tè letterari”. Collabora con il Comune di Magliano in Toscana all’organizzazione di eventi sul territorio.

Sinossi ufficiale
In questa nuova silloge di Giovanni Spadavecchia si affronta la tematica di essere veramente se stessi, superando paure e ostacoli, delusioni e incertezze. Il poeta non teme i propri limiti, anzi li riconosce e cerca di vincere l’impossibilità di controllare tutto ciò che accade dentro, nell’interiorità, e fuori, in un mondo spesso ostile. E le emozioni ci aiutano a riconoscere ciò che è giusto per la nostra anima, perché ogni capitolo della vita sia scritto con la speranza di diventare migliori di ciò che siamo.
L’AUTORE
Giovanni Spadavecchia è nato nel 1995 ed è residente a Molfetta (BA), anche se attualmente vive a Parma. Dopo gli studi classici, ha conseguito la Laurea in Lettere Moderne all’Università di Urbino “Carlo Bo” e si è iscritto al corso di Laurea Magistrale in Giornalismo e Cultura editoriale all’Università di Parma. Collabora con alcune testate online. Ha pubblicato tre sillogi tra cui Inchiostro e cuore (Augh!, 2016).
Titoli davvero molto interessanti, Alessia nel vento mi incuriosisce!
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Ne sono felice
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Direi che nessuno di questi incontra il mio interesse, purtroppo ç.ç
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😅
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“la felicità si racconta sempre male” mi ispira molto. Grazie per la condivisione!
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Tutti titoli molto interessanti!
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