Guillame Musso
Bompiani editore
Pagine 300
Prezzo 18,00 €
Cosa si prova a svegliarsi una mattina in una città dall’altra parte del mondo rispetto alla propria, ammanettata ad una panchina in un parco insieme ad uno sconosciuto, con la camicia insanguinata e un proiettile mancante nella propria pistola?
Alice, una poliziotta parigina, è sconcertata da questo brusco risveglio a Central Park, nel cuore di New York, incatenata a Gabriel, un musicista jazz irlandese. Ciò che è strano è che nessuno dei due ricorda niente del loro incontro, ma dovranno collaborare se vogliono risolvere questo assurdo mistero.
Pian piano i due iniziano a mettere insieme i pochi indizi che hanno a a disposizione,come un numero scritto a penna sul palmo della mano di Alice. La poliziotta chiama Seymour, il suo vice a Parigi e cerca di farsi aiutare a risolvere il mistero nel quale si trova coinvolta.
Guillaume Musso ha l’incredibile capacità di portarci per mano pagina dopo pagina dietro ad Alice e Gabriel, pista dopo pista, dietro tracce che sembrano rivelatrici e poi si perdono irrimediabilmente nel nulla, aprendo qualche spiraglio sul passato di Alice e rivelandoci la perdita del marito e di un figlio.
La trama intricata è sviluppata con uno stile piano e molto scorrevole e con un ritmo veloce e adrenalinico, che ci porta al finale inaspettato e sconvolgente: davvero un’ottima lettura!
L’inizio mi aveva preso moltissimo… ma più andavo avanti più mi chiedevo cosa stavo leggendo.
A conti fatti, questo finale non mi è piaciuto affatto. Anzi, mi ha fatto arrabbiare!
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Io invece ho apprezzato anche il finale
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