Marco Missiroli
Einaudi editore
Pagine 224
Prezzo 19,00 €
[…] aveva intuito che l’infedeltà poteva significare fedeltà verso se stessa.
E se tradire, per lui, fosse stato il modo per tornare a essere fedele a Margherita?
Ecco qua in due frasi il succo del romanzo di Missiroli, un ritratto cinico dell’atteggiamento secondo me sempre più diffuso nella società odierna.
Carlo, che si divide tra alcune ore di lezioni all’universita e un lavoro di redattore di brochure turistiche, e Margherita, titolare di un’agenzia immobiliare, sono sposati da diversi anni, hanno ancora una buonissima intesa sessuale fino a che il loro rapporto si incrina a causa del “malinteso”, cioè il sospetto che Carlo abbia avuto una storia con una sua studentessa, Sofia. Nel frattempo Margherita prova una grande attrazione per Andrea, il suo giovane fisioterapista. Attorno a queste 4 vite ruotano quelle della famiglia di Carlo e Margherita, soprattutto della madre di quest’ultima, Anna.
Carlo e Margherita sembrano vivere due vite parallele: una è quella del matrimonio, un luogo rassicurante dove poter tornare sempre, l’altra è quella del desiderio per qualcun altro, che per Margherita si realizza subito dopo l’insorgere del “malinteso”, mentre Carlo si concede qualche scappatela solo più avanti.
I due protagonisti ci danno modo di riflettere sulle nostre vite. Carlo è uno scrittore mancato, frustrato nelle sue aspirazioni letterarie, che ottiene il posto all’università solo per intercessione del padre, un noto dottore. È un uomo che fugge spesso dai problemi, per esempio dal desiderio di Margherita di comprare una casa più spaziosa, dalla necessità di crescere e di prendersi le sue responsabilità. È un inetto simile ai protagonisti dei romanzi di Svevo, uno che non si trova a suo agio nella vita che vive, che non riesce a risolvere i suoi conflitti interiori, che cerca mille alibi e mille giustificazioni alle sue mancanze.
Margherita avrebbe voluto fare l’architetto poi ha ripiegato su una professione più rassicurante e ha trovato nel matrimonio una situazione soddisfacente e tranquilla, che mette a tacere le sua ansie da piccolo borghese.
Sofia e Andrea hanno un ruolo un po’ di secondo piano, soprattutto per le conseguenze che la loro presenza ha avuto nell’economia del rapporto tra Carlo e Margherita, ognuno con i propri drammi e dolori, con le proprie difficoltà e i propri mostri.
Il personaggio più straordinario e riuscito secondo me è Anna, la madre di Margherita, una sarta che durante la sua vita ha dovuto rinunciare ai suoi sogni per la famiglia, anteponendo sempre qualcosa ai suoi desideri. Nonostante questo, oppure proprio per questo motivo, ogni giorno della sua vita ha iniziato il percorso stabilendo 3 sogni da raggiungere e nel corso del tempo il matrimonio, la figlia, gli abiti realizzati alla perfezione, i pranzi cucinati con amore, la politica seguita da lontano sono stati dei validi antidoti al suo rimpianto.
È un libro molto sincero ed onesto sul tema dell’adulterio e del tradimento, che ci fa capire come in queste situazioni non c’è un unico modo per intenderli ed affrontarli.
Missiroli ha centrato l’obiettivo di sviscerare e mettere a nudo i pensieri di tante persone sulla fedeltà, proponendo un punto di vista molto disturbante ma molto meno raro di quanto si possa pensare.