Recensione. La vittima perfetta

Sinossi ufficiale

Nel bel mezzo di un’afosa notte estiva, un’ombra si muove oscura, animata da un odio feroce e da un’irrefrenabile sete di sangue. Per la detective Erika Foster è un nuovo caso. Un omicidio, ancora. La vittima è un dottore ed è stato soffocato nel suo letto. Ha i polsi legati e gli occhi gonfi, un sacchetto di plastica trasparente stretto intorno alla testa. Pochi giorni dopo, un altro uomo viene trovato morto nello stesso modo. Erika e la sua squadra si trovano al cospetto di un serial killer freddo e calcolatore: è chiaro che segue le sue prede in attesa del momento perfetto per ucciderle. E le vittime sono tutti uomini single, che custodivano gelosamente i segreti della loro vita privata. Ma cosa lega questi individui all’assassino? Nell’ondata di caldo soffocante che invade Londra, Erika farà di tutto per fermare “l’Ombra della notte” prima che la conta degli omicidi aumenti ancora. Anche a costo di mettere a rischio il suo lavoro e la sua incolumità. Perché mentre Erika segue le tracce del killer, qualcuno segue lei e la osserva da molto vicino…

Recensione

Dopo La donna di ghiaccio, ho letto il secondo volume della serie dedicata a Erika Foster, una donna che è stata messa a dura prova dalla vita, che sta cercando di ricostruire la sua vita e che si impegna duramente nei suo lavoro, per dimostrare che una donna non è da meno rispetto ad un uomo nello svolgimento delle sue mansioni come detective.

Uno degli elementi più interessanti è la chat che viene riportata nel libro e che coinvolgi l’omicida e un suo complice, che si fanno chiamare rispettivamente il gufo e il duca. Da questa si capisce che l’assassino è una persona che per tanto tempo è stata sottovalutata, ma ora ha trovato il coraggio di eliminare tutti quelli che in un modo o nell’altro non gli hanno dato importanza o l’hanno calpestata, affermando chiaramente che il dottore, cioè la prima vittima che è stata trovata, è solo il primo di una lunga lista. Andando avanti nella lettura, si comprende che L’omicida sembra comportarsi come una sorta di giustiziere che uccide coloro che hanno fatto del male non solo a se stessi ma anche ad altre persone.

Circa A metà libro si scopre chi è l’assassino: è una rivelazione sconvolgente, anche se giustifica perfettamente alcune parti della narrazione che sembravano incongruenti rispetto al resto della trama. A quel punto ho sperato che la tensione reggesse, che la storia fosse coinvolgente fino alla fine e devo ammettere di essere stata esaudita in pieno. Va reso merito all’autore per aver saputo tenere l’attenzione del lettore desta fino alla risoluzione del caso, cosa che non era affatto scontata.

Il personaggio che mi ha entusiasmato di più ovviamente è la protagonista, Erika, che all’apparenza può sembrare una persona dai modi bruschi e priva di sentimenti, ma è una donna che ha sofferto molto perché ha perso il marito in un’operazione di polizia e se ne sente responsabile. È anche Una detective che a volte è restia al rispetto dei protocolli o degli ordini dei superiori, perché quando il suo istinto la indirizza verso una certa pista non si fa nessuno scrupolo a seguirla.

Lo stile avvincente, il ritmo narrativo veloce e serrato rendono il libro molto intrigante e fanno venir voglia di proseguire nella lettura delle avventure di questa capace detective.

L’autore

Si è conquistato una fama incredibile con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio, che in pochi mesi ha scalato le classifiche ed è in corso di traduzione in 30 Paesi. I romanzi che hanno come protagonista Erika Foster sono bestseller internazionali che contano quasi 3 milioni di copie vendute. La Newton Compton ha pubblicato La donna di ghiaccio, La vittima perfetta, La ragazza nell’acqua, I cinque cadaveri e Ultimo respiro.

Serie su Erika Foster:
  • La donna di ghiaccio
  • La vittima perfetta
  • La ragazza nell’acqua
  • Ultimo respiro

4 pensieri riguardo “Recensione. La vittima perfetta

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