Recensione. Il Natale di Poirot

Sinossi ufficiale

Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte. Prefazione e postfazione di Marco Polillo.

Recensione

Un vecchio stravagante e ricco, uno stuolo di figli avuti e litigiosi, una nipote arrivata dalla Spagna, un omicidio efferato, aggiungete a tutto ciò l’astuto e sagace Hercule Poirot e avrete un libro avvincente e perfetto per il periodo: cosa c’è di meglio di un bel mistero da risolvere ambientato durante le festività natalizie?

Non faccio mai letture a tema ma la readchristie2021 per dicembre chiede una libro ambientato in inverno e la mia scelta è caduta su questo piccolo capolavoro della regina del giallo.

Un’indagine complicata fin dall’inizio, uno spargimento di sangue inaudito, una violenza sconvolgente che ha tolto la vita all’eccentrico Simeon Lee che per le feste aveva deciso di riunire nella sua casa tutti i suoi figli. Ma se la porta è chiusa dall’interno e le finestre chiuse come può essere avvenuto tutto ciò? Se si escludono i servitori quale membro della famiglia può aver compiuto un tale omicidio?

Un rompicapo non di facile risoluzione ma per Poirot è un gioco da ragazzi scovare gli indizi, escludere i non sospettati e arrivare alla verità, sconvolgente nella sua crudezza.

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