Autore Stefano Lanciotti
Ed. selfpublishing
Pagine 148
eBook gratuito
La scelta di Lanciotti di rendere gratuita la parte iniziale del primo libro della saga La Profezia del Ritorno sembra essere stata dettata dal fatto che così facendo l’attenzione del lettore è solleticata quel tanto che basta a spingerlo ad acquistare i volumi successivi, Il Libro delle Ombre, La Soglia Degli Abissi e Il Grimorio Nero.
Io non amo particolarmente il genere Fantasy e non ho apprezzato più di tanto la trama di questo estratto, in quanto nei passi iniziali mi ha ricordato moltissimo le prime scene del film Shadowhunters- Città di ossa, tratto dall’omonima saga letteraria. In entrambi c’è una ragazza indifesa e ignara della sua vera identità, il bel ragazzo misterioso che la salva e le svela gli oscuri segreti del suo passato, atmosfere inquietanti, presenze sovrannaturali, talismani, demoni infernali e magia.
La protagonista Beryl Anderson, una ragazza di 17 anni con una vita ordinaria e normalissima, all’improvviso scopre di essere stata separata alla nascita dalla sorella gemella che si trova in un altro mondo, Nocturnia, guidato da alcuni saggi Maghi della Parola. Tra questi spicca Thaugoth, che ha scoperto un Potere Oscuro e lo ha usato per diventare più potente dei suoi pari, così Nocturnia è diventata il luogo della battaglia fra Thaugoth e i suoi seguaci da un lato e i Popoli Liberi dall’altro, guidati da una ragazza di nome Sybel. La vittoria di quest’ultima ha assicurato a Nocturnia un lungo periodo di pace, sotto la guida delle discendenti di Sybel.
Beryl è una delle ultime discendenti di Sybel, ma la sua vita è in pericolo perché ci sono forze oscure all’opera che vogliono eliminarla, e solo con l’aiuto di Eaden, un giovane cacciatore arrivato sulla Terra da Nocturnia insieme a suo padre Tom, riuscirà a salvarsi.
Ammetto di essere un po’ curiosa sul seguito della storia, ma la trama già sentita e la prosa non particolarmente brillante non hanno catturato più di tanto la mia attenzione.
Chissà, magari ci ripenserò e darò a Lanciotti un’altra occasione per stupirmi …