
Sinossi ufficiale
Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Un figlio, il ritorno a casa, la partita finale con la sua famiglia. E quell’ossessione che lo muove da sempre: la vita non è avere di più, è rischiare per avere tutto. Un romanzo tesissimo e profondo sulle passioni che ci rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, su chi scrive il proprio destino dando fuoco all’anima. Sui padri e le loro eredità nascoste. I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre più dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lì con lui per affrontare la loro partita più grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l’unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d’identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d’occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos’è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo più potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande solo una stagione
Recensione
Dopo Atti osceni in luogo privato del 2015 e la vittoria del premio Strega Giovani nel 2019 con Fedeltà, Marco Missiroli ritorna con il libro Avere tutto con l’introduzione di Domenico Starnone.
Un figlio giocatore e un padre ballerino si ritrovano a casa del secondo, convivono per un po’ tra ricordi e speranza per il futuro a Rimini che da’ il suo meglio solo in estate e somiglia molto ai due uomini, che danno il meglio solo no al tavolo da gioco e in pista.
Con una scrittura densa e nervosa, Missiroli ci porta nel loro animo, ci fa notare le loro debolezze più intime, ci aggancia con una prosa rapida e intelligente. Non siamo ai livelli di Fedeltà ma è comunque una lettura emozionante, soprattutto nelle parti in cui il protagonista rievoca la sua febbre del gioco, la sua smania di vincere, un po’ come il padre ha la smania di ballare che lo fa uscire quasi tutte le notti con la sua scalcagnata Renault 5.
Un rapporto profondo ed emotivamente forte bc quello che lega i due uomini, Nando e Sandrino detto Muccio, una presenza femminile angora potente che li ha lasciati a far fronte da soli alle loro mancanze, ai loro demoni e a giocare con i desideri, facendo sempre lo stesso gioco: cosa faresti con un milione di Euro in più e tanti anni in meno?Case, poderi, sogni … fino alla rivelazione finale che spariglia tutte le carte in tavola e rende i più rapidi e serrati i dialoghi, poche battute veloci e la scena si profila davanti ai nostri occhi come su uno schermo o su un palco di teatro, a guardarci dritto in faccia e nel cuore.
Bella la città di Rimini, presenza discreta sullo sfondo, scenario accennato quel che basta per rievocare il ritorno alla provincia, la voglia di casa, si normalità, di sicurezza, di un posto caldo e c accogliente a cui approdare nella tempesta della vita.