Recensione. Storia di vite incrociate

Silvio Borile

Casa editrice Kimerik

Pagine 57

Prezzo 16,00 €

Sinossi ufficiale

Harry e Franco. Due uomini, un’unica aspirazione: diventare scrittori. Harry ci prova, Franco non solo riesce a pubblicare il suo romanzo, ma ottiene anche un certo successo. Eppure sa che non è del tutto merito suo, perché, in fondo, quel manoscritto appartiene a un’altra persona, a un’altra epoca. E sarà proprio grazie a quel romanzo che i due avranno la possibilità di conoscersi e di raccontarsi.

Recensione


L’idea alla base della trama è senza dubbio interessante ma la brevità del testo secondo me non ha permesso all’autore di svilupparne tutte le potenzialità. È come se non avendo a disposizione molte pagine la storia sia stata tirata via in fretta, quasi riassunta. Peccato!

Secondo me serve un’abilità eccezionale per condensare nello spazio di poche pagine una storia che riesca ad approfondire quanto basta i personaggi, ad attirare l’attenzione dei lettori e a creare una trama avvincente, tutte cose che il respiro più ampio di un romanzo lungo forse rende più agevole.

Dei due protagonisti maschili quelli che più mi ha colpito è che forse è stato delineato con maggior cura è Harry, un uomo che è riuscito a mantenere intatta la sua passione per la letteratura e per la scrittura nonostante le vicende dolorose della sua vita. È un personaggio che ha suscitato in me una grande tenerezza, perché la vita lo ha messo alla prova più volte e lui non si è mai arreso.

Una lettura breve, che ha del potenziale e che forse poteva essere sviluppata in modo diverso.

L’autore

Silvio Borile ha sempre viaggiato per via del lavoro del padre, divenuto poi il suo. Conoscere nuove culture lo ha portato a una più ampia visione della vita.

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