Recensione. Il grande libro dei gialli di Natale

Sinossi ufficiale

Da Agatha Christie a Ellery Queen, fino ad Arthur Conan Doyle, ma anche Ed McBain o R.L. Stevenson e tantissimi altri, i più grandi giallisti (e non solo) si sono misurati volentieri con il tema natalizio, in tante declinazioni diverse. Questo volume, dalla veste editoriale preziosa ed elegante, ne raccoglie decine, per esplorare le diverse sfumature della festa più amata, da quelle tradizionali a quelle insolite e divertenti, fino a quelle più sconcertanti e spaventose, e persino vagamente trash.

Recensione

Poirot e il Natale tradizionale inglese, una mince pie al sublimato corrosivo, un Santo Stefano col morto, un pudding rivelatore, una bambola da collezione, l’omicidio di una garbata vecchietta, un inventore smemorato, un ladro generoso, un uomo caduto da una finestra, una donna caduta dalle scale, e poi tanti e tanti altri personaggi in questi 60 racconti gialli, pulp e mistery godibilissimi, riuniti in una prestigiosa edizione che purtroppo non ho avuto il piacere di leggere, perché ho preso la versione digitale del libro.

Ho iniziato a leggerlo negli ultimi giorni dell’anno e ho apprezzato molto la lunghezza dei racconti, che varia da uno all’altro, e che permette di abbandonare la lettura e di riprenderla con grande comodità, a seconda del tempo che si ha a disposizione. Ho apprezzato soprattutto i racconti di autori che non conoscevo ma ho anche ammirato la capacità di Agatha Christie di scrivere una breve storia senza il bisogno di scomodare per questo un omicidio, oppure la performance di Sherlock Holmes e del dottor Watson o infine quella del famoso investigatore Ellery Queen.

Alcuni racconti sono più impegnativi, altri più leggeri, quindi è una lettura perfetta per il periodo natalizio, perché può soddisfare le esigenze di lettori diversi, ma come dice il curatore della raccolta “E se qualcuno non sapesse apprezzare appieno le gioie di quest’attività amabile e un po’ desueta (ndr la lettura) … be’, in tal caso non vi resterà che ucciderlo a bastonate.”

Nota degno di particolare è il fatto che il primo e l’ultimo racconto del libro appartengono alla regina del giallo, Agatha Christie, come anche il fatto che Sherlock Holmes compare anche in due divertenti racconti di Peter Todd, pseudonimo dello scrittore inglese Charles Hamilton, che scrisse ben cento racconti creando una parodia del personaggio di Conan Doyle con delle trovate esilaranti a partire proprio dai nomi più noti: Herlock Sholmes e il dottor Jotson.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...