Recensione. Tutti nella mia famiglia hanno ammazzato qualcuno

Sinossi ufficiale

A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c’entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C’è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un’occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l’uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell’arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti.

Recensione

“La tua vera famiglia non è chi ha il tuo stesso sangue; sono le persone per cui sei disposto a versarlo.”

La lettura di questo libro è stata davvero molto divertente: già solo il titolo emblematico della storia che poi verrà narrata.

Il protagonista Ernie Racconta le disavventure della sua famiglia abbastanza disfunzionale e particolare: egli ha una compagna , Erin, poi ci sono un fratello Michael che è stato condannato a tre anni di carcere per omissione di soccorso, sua moglie Lucy, la madre Audrey che si è risposata con un avvocato, Marcello, che a sua volta ha una figlia, Sofia, e infine la zia Katherine e lo zio Andy.

Ernie ha testimoniato al processo contro suo fratello Michael e l’ho fatto condannare, perciò i rapporti con sua madre non sono dei migliori. L’inizio della storia vede tutta la famiglia riunita in uno chalet di montagna per una rimpatriata organizzata dalla zia Katherine a cui partecipa anche Michael appena uscito di prigione, prosegue con la morte di tre persone e finisce con una riunione di tutti i presenti nella biblioteca dello chalet, con la classica scena del detective che ricostruisce tutti i fatti e inchioda il colpevole.

Esilarante, accattivante, con molti riferimenti ai trucchi tipici dei libri gialli, colpi di scena è un finale da manuale, degno dei migliori gialli ma sempre cenato di un sottile humour, è un bel volume corposo che però scorre molto velocemente perché lo stile ironico ci fa divorare le pagine una dopo l’altra, complice sicuramente il fatto che l’autore oltre ad essere uno scrittore è anche un pluripremiato stand-up comedian.

Ho saputo che il libro diventerà una serie tv per HBO e non vedo l’ora che esca, anche se ormai non proverò più il brivido di scoprire l’omicida che si aggira in questa bizzarra riunione di famiglia.

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