
Sinossi ufficiale
La notizia di un omicidio scuote Catania, gelando gli ultimi entusiasmi della più sentita ricorrenza cittadina. Mentre nell’aria si avverte ancora l’odore acre dei fuochi d’artificio, Vanina Guarrasi è alle prese con un caso che fa scalpore. È la mattina del 6 febbraio, la festa di Sant’Agata si è appena conclusa e «la Santa», come tutti la chiamano, è rientrata nella cattedrale. Nell’atmosfera distratta, da fine evento, che pervade strade e popolazione, un uomo viene ritrovato in una pozza di sangue nell’androne del Municipio, dentro una delle Carrozze del Senato. L’opinione pubblica è sconvolta e il sindaco in persona sollecita l’intervento della Guarrasi. La vicenda si presenta subito ingarbugliata, un intrico di piste che conducono sempre alla vita privata e familiare del morto, Vasco Nocera. Vanina, però, fatica a dedicare all’indagine l’attenzione che meriterebbe. A Palermo sta accadendo qualcosa che esige la sua presenza; è un richiamo che non può ignorare. Stavolta più che mai per la soluzione del mistero saranno importanti l’aiuto della sua squadra e l’impegno del commissario in pensione Biagio Patanè, che a dispetto dell’età non si ferma davanti a niente. «Vanina è una di noi e ci fa ridere perché nelle sue battute ritroviamo un’antica ragionevolezza, arma di sopravvivenza imperitura nei mondi difficili» (Roberta Scorranese, «Corriere della Sera»).
Recensione
Mi fa sempre molto piacere continuare a leggere un libro che fa parte di questa serie ideata da Cristina Cassar Scalia, quella che ha per protagonista Vanina Guarrasi .
La sua squadra deve indagare sulla morte di un uomo ritrovato nella carrozza che partecipa alla festa in onore di Sant’Agata, la patrona di Catania e come sempre alle indagini ufficiali si intrecciano a quelle relative al passato di Vanina, scappata da Palermo dopo aver cercato per anni di dare la caccia all’uomo che aveva ucciso suo padre.
Ritroviamo i personaggi già conosciuti nei libri precedenti: Spano’, la Bonazzoli, il medico legale Cali’, cinefilo come Vanina, la sua a amica Giuli, Paolo, il suo amore lasciato a Palermo, e sopratutto l’ex commissario Patane’, un uomo che ha le stesse intuizioni di Vanina e che la aiuta nella risoluzione dei casi.
È sempre confortante ritrovare i personaggi di una storia già nota e osservare lo sviluppo della loro vita, l’evoluzione dei loro sentimenti o semplicemente lo scorrere del tempo che passa e che in qualche modo li cambia.
La Guarrasi è un personaggio molto ben riuscito, una donna ligia al dovere, dotata di un intuito eccezionale , che non riesce a sopportare il peso del suo passato, la morte violenta del padre e la gestione di un rapporto con un uomo che ha rischiato più volte di perdere. È interessante vedere anche come lei si faccia strada e si faccia valere in un mondo tipicamente maschile, dove di solito i ruoli di guida e di comando, di responsabilità sono affidati agli uomini.
Anche in questo caso la Cassar Scalia è riuscita a creare una trama intrigante, con il sapiente dosaggio tra suspense e talento narrativo e soprattutto il finale è magistrale: l’omicida è al di sopra di ogni sospetto è la soluzione del caso ci lascia sconcertati.
Poi c’è il tocco speciale nelle ultime righe del libro con un colpo di scena che lo lascia in sospeso e ci fa desiderare di leggere il prossimo.