Recensione. Aadam e Eeva

Sinossi ufficiale

Piccolo imprenditore in una Finlandia in grave crisi economica, Aadam Rymättylä si barcamena ormai tra debiti e pignoramenti, un’interminabile fila di creditori e un branco di figli da mantenere: ben sette, con tre madri diverse, prove viventi della sua grande passione per l’amore, che, si sa, ha pure quello il suo prezzo. Ridotto a vivere nel capannone della ditta a Tattarisuo, nella triste periferia di Helsinki, Aadam non perde però la speranza e continua i suoi esplosivi esperimenti per mettere a punto una batteria ultraleggera che rivoluzioni il sistema energetico mondiale. Finché un’ennesima malasorte lo conduce dietro le sbarre. Ma come spesso accade ai resilienti personaggi di Paasilinna, è la comparsa di una donna a portare una svolta nella sua vita: l’intraprendente avvocatessa Eeva Kontupohja, che crede subito nella sua innocenza e nel suo talento di inventore. Evidentemente lassù qualcuno li ama: il prototipo della batteria miracolosa funziona davvero, la rivoluzione energetica è cominciata, e i due si ritrovano lanciati in un’ascesa fulminea fino ai vertici della ricchezza del mondo. Ma cosa succede quando un’innovazione tecnologica minaccia gli interessi dei potenti e rischia di sovvertire gli equilibri economici e politici della terra? Con straordinaria preveggenza sui grandi temi e i protagonisti del presente, Paasilinna conduce il suo novello Adamo – tra riunioni segrete di petrolieri, reginette del latte innamorate, sicari professionisti e l’immancabile tassista Seppo Sorjonen – oltre i confini del mondo, con una domanda: può una ricchezza senza limiti convivere con le migliori intenzioni?

Recensione

L’umorismo di Paasilinna è davvero coinvolgente: con uno stile molto scorrevole e chiaro l’autore finlandese ci racconta le avventure tragicomiche di Aadam Rymättylä, un inventore stravagante ma geniale, che ha subito numerosi rovesci finanziari e ha difficoltà a tirare avanti e a pagare il mantenimento dei suoi numerosi figli. Dopo esser rimasto senza laboratorio ne’ casa, viene soccorso da un’avvocatessa alcolista e disordinatissima, Eeva Kontupohja, che lo aiuta a brevettare la sua invenzione, una batteria organica ultraleggera, che attira l’attenzione dei magnati del petrolio e dai produttori di auto di tutto il mondo, perché può compromettere in modo irreversibile i loro affari.

Tra la Finlandia e la Nuova Zelanda, tra fiere internazionali e agguati da parte di un sicario professionista, l’assurda vita di Aadam ci scorre velocemente davanti pagina dopo pagina, all’inizio lo compatiamo per tutte le sventure che lo colpiscono , poi siamo felici per il suo successo, infine …. No. Meglio non anticipare niente sul finale.

Il libro si legge con un costante sorriso sulle labbra grazie all’ironia sottile di Paasilinna e alla sua capacità di mettere nero su bianco delle storie assurde ed inverosimili, al limite del grottesco.

Aadam è un personaggio molto ben riuscito: affronta la vita con un’inspiegabile rassegnazione, con una tranquillità che molti non avrebbero, è come se fosse abituato al fatto che tutto quello che intraprende va a finire male. È fondamentalmente diffidente nei confronti delle persone che incontra e anche nei confronti della sorte, che per la maggior parte della sua vita gli ha riservato solo delusioni e brutti colpi. È un fatalista, non abituato al successo e ad una certa stabilità economica, che fa fatica a credere di aver dato una svolta alla sua vita.

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