Recensione. Venezia è un pesce

Sinossi ufficiale

“Vorresti assorbirla, amalgamarti, farne parte, sentirti avvolgere completamente da lei. Vorresti sentire Venezia addosso, sulla pelle. Sentirla tua. Ma di chi è Venezia? A chi appartiene? A chi la visita per qualche giorno? Ai pendolari? Ai residenti? A tutti e nessuno?”. Venezia è uno strano modo di stare al mondo, ancora prima di essere una città anomala ed enigmatica. Questa realtà urbanistica così bizzarra è in verità una strategia per inventare da capo l’esistenza. Per capirla si deve toccarla, annusarla, assaggiarla. Ciascun organo del corpo e dell’anima la vive secondo la sua attitudine, ne è abbagliato, contrariato, disorientato o assuefatto. Bisogna ascoltarli tutti. In vent’anni questo libro è diventato un classico. Ritorna tutto nuovo, con modi di perdersi prima ignoti e ora possibili. Dall’acqua alta, che minacciosamente è sempre più capace di sommergere quasi tutta la superficie della città, all’acqua deserta e trasparente della quarantena, qualcosa si è trasformato. Tiziano Scarpa ci fa strada attraverso le trame, le peripezie e le avventure sensitive e sentimentali che solo qui possono accadere. Ci guida alla scoperta della segreta intimità che si crea fra i nostri piedi e le pietre della strada, fra le dita e gli intonaci sfarinati dei muri nelle calli. Per la prima volta ci ritroviamo a camminare lasciando che sia il paesaggio a pensare al posto nostro, mostrandoci spettacoli da contemplare, rumori e odori. Mente e corpo percorrono le stesse corsie e imparano a vagabondare e a bighellonare. Lungo questo cammino, finalmente, le gambe, il cuore, le mani, il volto, le orecchie, la bocca, il naso, gli occhi e la pelle vengono ascoltati.

Recensione

Se volete visitare Venezia e perdervi tra le sue calli e i suoi campielli, leggere questo libro sarà davvero utile, anzi emozionante, perché non si tratta di una guida classica con l’elenco e la descrizione dei monumenti, chiese, scorci famosi o altri luoghi di interesse, ma è un viaggio nell’anima di una città unica al mondo che va assaporata, gustata, nella quale è bello perdersi come in un labirinto magico, consapevoli del fatto che è sempre facile tornare sui propri passi.

“Venezia è una pista urbana delle sensazioni, un sensodromo. Questo libro è un complemento alle guide turistiche. Di solito, delle città d’arte facciamo un uso culturalistico: le visitiamo per conoscere monumenti, musei, architetture, ci limitiamo a fare incetta di nozioni storico-artistiche. La mente si affanna a incamerare notizie, trascurando quel che succede al corpo: e, dunque, anche all’anima. Mente e corpo percorrono due corsie malinconicamente separate. In queste pagine le farò coincidere.

Ti descrivo che cosa succede al tuo corpo a Venezia, a cominciare dai piedi.”

È un viaggio attraverso i sensi, un perdersi tra l’incanto di vie strette e buie che poi si aprono in canali ampi dove lo sguardo abbraccia tutta la laguna, un percorso affascinante e a volte pericoloso, soprattutto se ci si ritrova a camminare per la città durante il fenomeno dell’acqua alta, un evento con il quale i veneziani hanno imparato a convivere ma che a volte stravolge il loro mondo e può portare via loro tutto all’improvviso.

“Venezia c’è, ma potrebbe anche non esserci. Non darla mai per scontata”.

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