Recensione. Il pianto dell’alba. l’ultima ombra per il commissario Ricciardi

Sinossi ufficiale

Tutto il dolore del mondo, è questo che la vita ha riservato a Ricciardi. Almeno fino a un anno fa. Poi, a dispetto del buonsenso e delle paure, un pezzo di felicità lo ha preso al volo pure lui. Solo che il destino non prevede sconti per chi è condannato dalla nascita a dare compassione ricevendo in cambio sofferenza, e non è dunque su un omicidio qualsiasi che il commissario si trova a indagare nel torrido luglio del 1934. Il morto è l’uomo che per poco non gli ha tolto la speranza di un futuro; il principale sospettato, una donna che lo ha desiderato, e lo desidera ancora, con passione inesauribile. Cosí, prima di scoprire in modo definitivo se davanti a sé, ad attenderlo, c’è una notte perenne o se ogni giorno arriverà l’alba con le sue promesse, deve ancora una volta, piú che mai, affrontare il male. E tentare di ricomporre, per quanto è possibile, ciò che altri hanno spezzato.

Recensione

È passato un anno dall’ultimo libro della serie, Ricciardi ed Enrica si sono sposati e lei è in dolce attesa quando a spezzare l’armonia irrompe l’uccisione di Manfred, l’ufficiale tedesco che aveva corteggiato Enrica, a casa di Livia Vezzi, che sembra essere stata l’omicida.

Da Roma sono arrivati degli uomini della polizia politica che hanno ripulito tutto e hanno tolto l’indagine a Ricciardi e Maione i quali hanno intenzione di investigare comunque, correndo un grandissimo rischio.

In una corsa contro il tempo e con un ritmo che ora si velocizza ora rallenta per mostrarci le riflessioni dei personaggi o gli scorci di Napoli, De Giovanni ci porta al finale imprevedibile e tragico, senza mai deludere i suoi numerosi estimatori.

Questo libro è stato presentato come conclusivo della serie del commissario Ricciardi ma io spero che non sia così …

Un pensiero riguardo “Recensione. Il pianto dell’alba. l’ultima ombra per il commissario Ricciardi

  1. Sono incantata dai libri della serie del commissario Ricciardi, accattivanti, con linguaggio profondo ma scorrevole, emozionanti anche per i continui riferimenti ai luoghi amati della mia città. Non ho letto ancora quest’ultimo, li sto leggendo in ordine, ora si per terminare Vipera e non vedo l’ora di iniziare il prossimo

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