Recensione. La condanna del sangue.La primaveva del commissario Ricciardi

Sinossi ufficiale

La primavera del 1931 si annuncia con i suoi profumi tra i vicoli e le piazze di Napoli e già porta scompiglio, agita il sangue delle persone. Carmela Calise, cartomante e usuraia, scopre la carta che segnerà il proprio e l’altrui destino. Viene trovata morta, ridotta a un mucchio di ossa e sangue, barbaramente colpita a bastonate nel suo modesto appartamento del rione Sanità. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi e il brigadiere Raffaele Maione sanno come può essere feroce il richiamo della stagione nuova; quello che ancora non sanno è quanto saranno coinvolti nella tempesta di emozioni che dovranno attraversare. Guidato dal Fatto, il dono o la maledizione di sentire le ultime parole pronunciate da chi muore di morte violenta, Ricciardi, già protagonista de Il senso del dolore, accompagna il lettore nei misteri della città, tra menzogne e sotterfugi, superstizioni e intrighi, mentre le passioni esplodono indomabili nell’oscurità dei bassi e nelle stanze ombrose delle dimore nobiliari. I personaggi del romanzo si muovono attorno al commissario come a comporre un coro. Tra i tanti, le donne: la coraggiosa Filomena, costretta a sacrificare la propria bellezza per salvare l’onore; l’affascinante e impulsiva Emma, annoiata da un ricco marito assai più vecchio di lei; e poi Lucia, decisa a riconquistare l’uomo che ama, la piccola Rituccia, già segnata dalle iniquità della vita, la dolce Enrica, in attesa di uno sguardo alla finestra.

Ricciardi e Maione dovranno affrontare l’abbandono, la gelosia, il possesso. Ma soprattutto la »condanna del sangue»: ancora una volta affonderanno le mani nelle miserie e nel dolore e incontreranno gli antichi nemici, la fame e l’amore; nel farlo si troveranno faccia a faccia con le proprie paure. Il caso sarà risolto e la città restituita alla seduzione dell’aria che freme.

Recensione

Ricciardi è un personaggio che conquista con i suoi silenzi, i mezzi sorrisi ironici, le mani in tasca anche davanti a lui e, più di tutti, uno sguardo impenetrabile.

In questa nuova indagine deve scoprire chi ha uccido una vecchietta che oltre a fare la cartomante faceva anche l’usuraia.

Si sa, l’uomo uccide per due motivi: amore o fame e sta al nostro tenebroso commissario scoprire movente e assassino.

Tanto più che stavolta è turbato perché durante le indagini si trova a tu per tu con la sua dirimpettaia, quella ragazza che ogni sera osserva rigovernare e ricamare con tranquillità.

Non c’è pace nemmeno per il brigadiere Maione, alle prese con una bellissima donna sfregiata.

Tra i vicoli della Napoli bene e dei quartieri spagnoli non è facile fare il proprio mestiere a farsi portare dai profumi della primavera rende tutto più dolce.

Cambiano i personaggi ma la storia è sempre sorprendente e avvincente, popolata dai personaggi della serie che si impara ad amare, come la schiva Enrica, la fedele Lucia o l’esuberante Bambinella .

Un’altra bella trama e un’altra indagine che ci tiene incollati alle pagine.

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