
Da “Il tesoro del diavolo”:
Rimasto solo, Yves volse ancora lo sguardo verso l’affresco, ma presto alla figura celestiale della madre di Dio si sovrapposero altre immagini e gli parve di sentirlo, o forse era solo un alito di vento da una finestra rotta nella navata centrale. Il frate parlò a voce alta: «So che stai origliando, ma non osi entrare in questo luogo sacro. Sento il tuo respiro.»
Le crociate si prestano a storie di misteri, intrighi, battaglie e avventura. Il Duecento di Yves e Umberto è storicamente fedele e pieno di curiosità, diverso da come in genere viene immaginato. Per ricostruirlo è stato necessario realizzare una piccola macchina del tempo con l’aiuto delle fonti originali, che sono state un potente microscopio per avvicinare i personaggi, a tal punto da poterli vedere talvolta quasi muoversi da soli.