Sabato incipit. Il silenzio del mondo

Buon sabato lettori di Instagram e benvenuti al consueto appuntamento con l’incipit del libro che sto leggendo.
Oggi vi propongo Il silenzio del mondo edito da @neripozza di @tommasoavati che ho avuto il piacere di incontrare ieri sera ad #incipit organizzato dall’ @associazione_santa_croce .

I segni, nella vita di Francesca, erano importanti. In qualunque modo si manifestassero, avevano sempre qualcosa di speciale da dirle. Il primo, quello che le avrebbe annunciato la direzione che stava per prendere la sua vita, si sarebbe presentato il giorno stesso in cui nacque, e avrebbe assunto la forma di uno sputo.
Francesca Del Re venne al mondo in una mattina tiepida di maggio del 1983 e rimase per un lungo momento in silenzio. Con quei suoi occhi azzurri enormi, meravigliosamente aperti, e un ciuffo di capelli ricci al centro della testa era bellissima, attentissima, ma non piangeva. Tutto il reparto ostetricia del San Giacomo si fermò per un istante a guardarla, l’infermiera che preparava le garze per il cordone diede una gomitata alla sua collega e si girarono tutti: quella neonata entrava nella vita con la stessa nonchalance di chi stesse facendo il suo ingresso in una sala da tè. Emetteva solo una specie di lamento, lento, pacato e misurato, che suonava piú come una litania che come un pianto, sembrava una melodia anonima, di quelle che si canticchiano distrattamente e pareva che non le uscisse dalla bocca, bensí dal naso. E non disse nemmeno una parola… Fu questo che pensò sua madre Laura mentre le mettevano in grembo la piccola. Pensò al titolo di quel libro di Heinrich Böll che anni prima aveva portato in dono al suo migliore amico.

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