Recensione. Le farfalle dell’Elba

Il Commissario Tarantini si trova in ferie all’isola d’Elba proprio quando vengono uccise due giovani donne , entrambe in vacanza. Dell’omicidio si occupa il Commissario Lupi e subito i sospetti cadono su Richard Newell, un biologo marino, la cui ex moglie chiede a Tarantini di collaborare alle indagini per scagionare l’ex marito.

L’indagine sembra facile: Newell ha dei momenti di vuoto, ha la possibile arma del delitto e magari avrebbe avuto anche l’occasione per uccidere le due donne, ma la storia non quadra e Tarantini e Lupi arriveranno faticosamente alla soluzione del caso, che si conclude con un vero e proprio colpo di scena che spiazza il lettore.

Io amo i thriller e Questa lettura mi ha colpito favorevolmente: ci sono tutti gli ingredienti per una storia interessante, con dei ritmi sicuramente più lenti rispetto ai thriller internazionali, ma molto convincente e ben strutturata.

Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Tarantini, un simpatico toscano trapiantato in Sicilia, dall’umorismo sottile e del passato dolente, che cerca di andare avanti nonostante la perdita della moglie, un detective scaltro è determinato. Anche il suo “compagno” d’indagine Lupi è un buon segugio ma più tormentato dalle ricerche che a volte sembrano non approdare a nulla, si sente in colpa perché non riesce a dare un volto all’assassino e giustizia alle vittime.

Non mi resta che aspettare il prossimo libro dell’autore!

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