Recensione. Biancaneve nel Novecento.

Sinossi ufficiale

Fu davanti alla sedia a dondolo della nonna – dove lei altalenava e io, in piedi, la seguivo attentissima – che scoprii le fiabe dei Fratelli Grimm, prima tra tutte quella in cui più mi sarei immedesimata: la storia di Biancaneve, mio alter ego vissuta nei tempi sfasati della fantasia. Del resto, era forse un caso che avessimo, almeno in parte, lo stesso nome? Non sapevo esattamente cosa significasse il termine matrigna e lo avevo interpretato così: matrigna è una mamma bellissima, vanitosa e cattiva che non desidera la propria figlia, soprattutto se questa si chiama Bianca e ha la pelle chiara e le labbra rosse. Matrigna è una mamma che se ne sta intenta ai fatti suoi e non vuole un granché bene a chi vive con lei e poco importa se il suo castello è fatiscente.

Recensione

“Noi siamo quello che siamo diventati. Noi siamo quello che la vita ha combinato o meno coi nostri incontri, con le nostre emozioni e con i vuoti, con le nostre speranze, con le nostre fobie e con i nostri guai. Nessuno può sfuggire.”

In questo libro la Storia irrompe nella vita di tutti i giorni, si Incrociano le storie delle donne con Storia, riflette sul ruolo delle donne nella Storia e il racconto scivola via con una scrittura limpida e cristallina fino al finale sorprendente e molto forte.

Le protagoniste del libro sono tre: Bianca, la madre Candi e Lily, 3 donne graffiate dalla vita unite da voglia di riscatto, voglia di trovare l’amore.

Mentre Bianca racconta il suo amore immenso per il padre e il suo rapporto con la madre-matrigna e Candi si sfoga su Bianca, rovesciando su di lei tutta la rabbia per le delusioni accumulate e i desideri disattesi, per un’infanzia negata di cui veniamo a conoscenza solo nelle ultime pagine del libro, Lily rievoca la sua giovinezza, il matrimonio e poi la deportazione nel Lager, dove la disumanizzazione e pian piano si chiarisce il legame tra queste due voci narranti.

Il senso del libro è racchiuso nella frase “tutti siamo tutto” che è un incitamento all’empatia, al fatto che tutti siamo collegati

Una delle riflessioni che la lettura del libro mi ha suscitato è stata quella sui maltrattamenti subiti dalle donne e mai come oggi questa tematica è così attuale. Bisogna acquisire consapevolezza della gravità della situazione, data da un numero di femminicidi ancora preoccupante, in cui gli attori sono persone che appartengono alla generazione che ha una mentalità maschilista.

Ho amato molto questo romanzo al femminile che potrei definire un Romanzo dei sopravvissuti, con dei passaggi di una forza incredibile, che consiglio vivamente di leggere

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