Sabato incipit. La donna col vestito verde

Buongiorno e benvenuti al consueto appuntamento con gli incipit dei libri che sto leggendo.

Oggi vi propongo quello de La donna col vestito verde di Stephanie Cowell, una lettura appena iniziata e che si prospetta molto interessante.

“Giverny, luglio 1908
La pallida luce di quel pomeriggio uggioso risplendeva sulle pentole di rame appese in cucina, dove l’anziano pittore fumava una sigaretta, seduto con il suo bicchiere di vino. Davanti a lui, sul tavolo, una lettera rabbiosamente accartocciata. Attraverso la finestra aperta giungeva il ronzio delle mosche che volavano accanto a una delle aiuole, insieme alle voci del giardiniere e di suo figlio, che chiacchieravano sommessamente mentre spingevano la carriola lungo i sentieri del grande giardino.
Aveva pensato di dipingere lo stagno delle ninfee, di nuovo, ma l’arrivo di quella lettera l’aveva privato di ogni energia. Risentiva le parole pungenti che si levavano dalla carta. «Perché mi scrivete dopo tutti questi anni, Monet? Vi ritengo ancora responsabile della morte “di mia sorella Camille. Fra noi la comunicazione è impossibile».
Fuori il giorno volgeva al termine, avvolto dal profumo di erba dolce. Il pittore buttò giù l’ultimo sorso di vino e si alzò di scatto, lisciando la lettera e mettendosela in tasca. «Stupida donna» disse sottovoce. «Non avete mai capito».”

4 pensieri riguardo “Sabato incipit. La donna col vestito verde

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