Recensione. Un’amicizia

Se le chiedessero di indicare il punto preciso in cui è cominciata la loro amicizia, Elisa non saprebbe rispondere. È stata la notte in cui Beatrice è comparsa sulla spiaggia – improvvisa, come una stella cadente – con gli occhi verde smeraldo che scintillavano nel buio? O è stato dopo, quando hanno rubato un paio di jeans in una boutique elegante e sono scappate sfrecciando sui motorini? La fine, quella è certa: sono passati tredici anni, ma il ricordo le fa ancora male. Perché adesso tutti credono di conoscerla, Beatrice: sanno cosa indossa, cosa mangia, dove va in vacanza. La ammirano, la invidiano, la odiano, la adorano. Ma nessuno indovina il segreto che si nasconde dietro il suo sorriso sempre uguale, nessuno immagina un tempo in cui “la Rossetti” era soltanto Bea – la sua migliore amica.

Sinossi ufficiale

Recensione

È un libro molto contemporaneo sull’amicizia fra Elisa l’invisibile e la Rossetti regina dei social

C’è molta letteratura: si parla di Madame Bovary, di menzogna e sortilegio che è il romanzo guida di Elisa, la madre nel romanzo della Morante è molto simile alla madre presente in questo libro, la Elisa del primo romanzo sente il passato su di se’, la Elisa del secondo parla della sua amicizia.

La lettura è ugualmente al centro del testo : Elisa viene lasciata da sola dalla madre in biblioteca e comincia a sviluppare una forte passione per la lettura mentre avrebbe avuto bisogno di cura e di una madre che le stesse vicino.

Si legge perché non rimane altro, non c’è nessuna vocazione nobile gesto di aprire un libro, si legge per disperazione per necessità, quando la TV Internet non riescono a distrarti dal fatto che nella vita si perde e si perde tutto; e che conosci ti sembra felice e tutti i consumi di invidia; quando l’unica soluzione è farla finita e diventare un altro

Il romanzo serve ad attraversare delle domande della società, i social hanno avuto un impatto fortissimo su di noi.

Il Romanzo è luogo in cui raccontare le persone nella loro complessità, le sue fragilità, la sua anima, non giudica, leggendo si abbraccia il personaggio e lo si capisce. Ogni romanzo nasce da un problema, da una perdita, dagli sbagli, ma con i social siamo diventati tutti perfetti e felici, essi sono il contrario della letteratura, sono il visibile mentre la letteratura narra l’invisibile

Il titolo Un’amicizia viene da Un amore di Buzzati, non siamo una definizione, ma solo una declinazione possibile, c’è spazio per cambiamenti e altre possibilità, fragilità, pieni e vuoti, forze

Internet è nato per fuggire dal piccolo angolo di provincia, il blog era qualcosa con cui ci si liberava, era un diario pubblico, una rete fatta di parole che veicolano i racconti con pudore poi con il tempo passando ai social c’è stato un tradimento, con le immagini le parole hanno perso forza, hanno un diverso sortilegio, con i filtri gusti possiamo sembrare migliori, tutti vogliono piacere, accumulare Like. Si vale solo se vinci in termini di soldi, bellezza e successo.

Spesso le parole nei social sono trite, frasi fatte, semplificate, appiattite, ma la parola letteraria si prende cura di una storia, di una persona,

I social sono importanti per affrontare i problemi ma se sono al servizio delle realtà e della vita, altrimenti diventa fuga dalla realtà

Il romanzo è un lento scavo nel femminile per liberarsi dagli stereotipi resi più violenti dai social. Nel testo gli Uomini aprono delle piccole voragini (il Papà di Elisa positivo, fragile , uomo del suo tempo, capace di ascolto, cura, dialogo, fragilità, si mette in discussione), ma i grandi terremoti del libro partono dalle donne : Elisa è l’invisibile ma è sostanza mentre Beatrice è l’apparenza.

Le madri di Lisa e Beatrice sono entrambi disfunzionali: la prima è irresponsabile e inaffidabile e per reazione Elisa è diventata grigia , l’altra vuole che sua figlia diventi famosa, cosa che lei non è riuscita a fare

In generale Tutti personaggi sono molto vividi, sembra di toccarli, di averli vicino.

Si può dire che il libro parli di tradimento che

Non è una parola negativa ma sana, per diventare te stesso devi tradire chi ami, l’adolescenza è il periodo in cui più di tradiscono le aspettative dei genitori, il Luogo in cui si è nati, gli stereotipi

Anche l’adolescenza È un tema trattato nel libro, molto sentito, raccontato dalla prospettiva di un’adulta. È un’Età epica di scoperta di se’, nasci e sogni la persona che vuoi diventare, è una lotta fisica, non si riesce a gestire tutta la vita che è allo stato vulcanico

I Luoghi del romanzo sono parte del romanzo stesso, c’è la provincia da cui l’autrice viene, un luogo da tradire, dove non si vuole stare.

Leggere un romanzo è un modo per accettare e perdonare se stessi, è liberatorio e questa lettura incarna perfettamente questa frase.

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