

Sinossi ufficiale
“C’era una volta” è la quarta pubblicazione di Raffaella Iannece Bonora, trentenne campana, laureata in Scienze del Patrimonio Culturale, giornalista, editor, ghostwriter, bookblogger. Divoratrice di libri fin dalla più tenera età, negli ultimi anni si è dedicata alla pubblicazione di volumi di generi diversi, con casa editrice e non, come “La Tavola degli Otto”, “Io mi battezzo…Rebecca” e “Verde Menta”. “C’era una volta…” racchiude le tre grandi passioni della Iannece, l’amore per la storia, per la letteratura e, infine, quello per lo studio, il saggio infatti racchiude molte delle tematiche affrontate dalla scrittrice nella sua tesi di laurea. Oggi Raffaella Iannece Bonora ha all’attivo collaborazioni con diversi autori, case editrici, giornali e cura l’ufficio stampa di produzioni letterarie e cinematografiche. “C’era una volta” è una volume che unisce storia e leggenda, focalizzandosi soprattutto su una delle fiabe più rimaneggiate al mondo, “La Bella e la bestia”, partendo dalla versione mitologica fino al Tremotino della serie tv “Once Upon a Time”, passando per le varie versioni letterarie, senza dimenticare il celebre cartone animato Walt Disney. Più che un saggio, un racconto, una fiaba a sua volta, che ci parla di come sia cambiato il concetto stesso di fiaba, di come sia cambiato il pubblico di riferimento, di come si siano evolute tematiche e personaggi. Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice “Il Saggio”, la copertina è stata curata dalla dott.ssa Palma Caramia, è disponibile sul sito dell’editore www.ilsaggioeditore.it, ordinabile in libreria oppure sul profilo instagram della scrittrice @raffaella_iannecebonora_author.
L’autrice

Raffaella Iannece Bonora, chiamata spesso con vari nomignoli, fra i quali Ella, a causa della lunghezza del suo nome (usato per intero solo in momenti di rabbia da parte di alcuni parenti e migliori amici) è una giovane (mica tanto?) giornalista e scrittrice laureata in Scienze del Patrimonio Culturale indirizzo DaViMuS (a quanto pare è anche una fan dei nomi lunghi). Appassionata di teatro, cinema, arte ma, soprattutto libri, libri, libri e ancora libri che colleziona in maniera preoccupante (sta vagliando la possibilità di dormire sul pianerottolo per sostituire il letto con una nuova libreria) ha deciso di dedicarsi…all’ippica. No… ovviamente no, anche perché non è mai stata sportiva. Ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Ha all’attivo diverse collaborazioni con giornali, case editrici e book blog, ha pubblicato diversi libri – “La Tavola degli Otto”, “Io mi battezzo Rebecca…”, “Verde Menta”, “C’era una volta… – dalle fiabe a Netflix” – e passa il suo tempo fra una recensione e l’altra, spezzando la routine con interviste ma anche articoli di attualità ed il suo lavoro di Ufficio Stampa. È una fan sfegatata di Harry Potter, fra i suoi libri preferiti ricordiamo “Il Grande Gatsby” di Fitzgerald, “Orgoglio e Pregiudizio” della Austen, “Penelope alla guerra” di Oriana Fallaci, “Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, “Intervista col vampiro” di Anne Rice, “La gabianella e il gatto che le insegnò a volare” di Sepulveda, “Novecento” di Baricco, “Mille splendidi soli” di Hosseini, “fuori da un evidente destino” di Faletti, “Il codice Da Vinci” di Brown, “Cose Preziose” di King, “Le sette sorelle” della Riley e i Piccoli Brividi di R.L.Stine (perché adesso ridete?). Ce ne sarebbero molti altri ma abbiamo i caratteri contati, per questo motivo le abbiamo chiesto di scegliere solo quattro film, lei ci ha fatto pescare dei titoli a caso da una boccia, fra i milleduecento scelti… e sono usciti, escluse le trasposizioni dei suoi libri preferiti (in specialmodo Baricco e Fitzgerald) Matrix, Nuovo Cinema Paradiso, The Blues Brothers e Il Re Leone (però ci ha chiesto vivamente di nominare Baz Luhrmann). Sul cantante siamo andati un pochino più spediti perché adora Bruce Springsteen e appena ha iniziato a parlare dei Queen e di David Bowie l’abbiamo chiusa in uno sgabuzzino. Per quanto riguarda l’arte e il teatro abbiamo deciso di bypassare, l’abbiamo sentita blaterare di Shakespeare e delle opere di Caravaggio ma stavamo già sorseggiando un mojtoin terrazzo. Oltre a scrivere i suoi libri, Raffaella svolge anche il lavoro di ghostwriter, editor, ufficio stampa e tiene corsi di scrittura creativa.
Per contattarla potete scriverle su instagram al suo profilo @raffaella_iannecebonora_author.