Sabato incipit . Wolf Hall

Buongiorno lettori e benvenuti al solito appuntamento del sabato con l’incipit del libro che sto leggendo.

Oggi vi propongo quello di Wolf hall di Hilary Mantel edito da @fazieditore , un bel mattone che ho iniziato proprio per la mia iniziativa di lettura #smaltisciimattoni

<Alzati adesso».
Sopraffatto, stordito, muto, cade a terra; stramazza sull’acciottolato del cortile. La testa si poggia di lato; gli occhi rivolti al cancello come se qualcuno potesse arrivargli in aiuto. Ora, a ucciderlo, basterebbe un colpo ben assestato.
Dalla ferita alla testa – primo risultato ottenuto da suo padre – gli cola il sangue sul viso. A peggiorare le cose, l’occhio sinistro è accecato; ma se guarda con l’angolo del destro riesce a vedere la cucitura dello stivale paterno: il refe si è sfilato dal cuoio e un nodo coriaceo gli ha centrato il sopracciglio aprendovi un altro taglio.
«Alzati adesso!», bercia Walter mentre calcola dove assestargli il prossimo calcio. Il figlio solleva la testa di pochi centimetri e si sposta in avanti, striscia sulla pancia cercando di non mettere in mostra le mani perché il genitore gode a calpestarle. «Che sei, un’anguilla?», gli chiede Walter. Indietreggia di qualche passo, prende lo slancio e gli molla un’altra pedata.
Il colpo mozza il respiro che gli era rimasto; forse è l’ultimo che esalo, pensa il figlio. La testa ricade a terra, mentre giace aspettando l’assalto del padre. Bella, rinchiusa nella legnaia, sta abbaiando: mi mancherà la mia cagna, pensa.

6 pensieri riguardo “Sabato incipit . Wolf Hall

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