Recensione. Spirali di follia

Tu mi servi. Ti userò. Userò la tua rabbia per un mio scopo. – L’uomo parlava con frasi corte e ben scandite – Tutti e due ne avremo dei vantaggi. Alla fine non solo libererò Manu, ma mi ringrazierai.

Sinossi ufficiale

Chi ha rapito Manu? E che strano gioco dovrà fare Samuele per riaverla? Una storia di follia, vendetta e redenzione, una sfida giocata sul filo del telefono tra omocidi e ricordi che si alternano come scatole cinesi. Tra incubo e realtà, un thriller incalzante, fatto di giochi di specchi, piccoli tasselli di un puzzle che si ricompone.

Recensione

Io sono una grande ammiratrice dei thriller, in particolare di quelli psicologici e quindi ho accettato molto volentieri di leggere questo libro di Diego Zucca che mi ha veramente colpito per la trama particolare e lo scioglimento finale.

Fin dalle prime pagine siamo catapultati nella vita di Samuele che torna a casa e la trova vuota, senza la moglie che sembra sparita nel nulla. Dopodiché viene contattato dal suo anonimo sequestratore che gli affida una serie di incarichi, cioè di eliminare delle persone legate al protagonista E che hanno a che fare con il suo passato che scopriamo lentamente e dolorosamente pagina dopo pagina. Viene fuori un ritratto di Samuele molto particolare: quello di un uomo che ha sofferto per la perdita del figlio e che si trova costretto a compiere degli atti violenti e a volte di una ferocia inaudita, contro la sua volontà, solo perché vuole riabbracciare sua moglie.

Questo mi ha fatto riflettere sulle vicende che la vita ci pone davanti, su quello che ognuno di noi sarebbe disposto a fare pur di salvare i propri cari. Dall’esterno potremmo dire che per Samuele deve essere stato terribilmente difficile eliminare ad uno ad uno tutti i bersagli che gli sono stati indicati dal rapitore di sua moglie, ma trovandoci nelle sue stesse condizioni, spinti forse dalla sua stessa disperazione, avremmo fatto lo stesso. Non è sempre facile stabilire una separazione netta tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, perché a volte le circostanze ci potrebbero spingere ad adottare delle soluzioni estreme.

L’autore è stato molto brillante nel descrivere i comportamenti aberranti di Samuele, nel raccontare il suo passato caratterizzato da una gravissima perdita, come può essere quella di un figlio per un genitore, nel tracciare la psicologia malata dell’uomo che lo ricatta perché ha rapito sua moglie. Ho apprezzato molto la costruzione della trama, il crescere della suspense, l’escalation della violenza e anche della freddezza con cui Samuele si accanisce sulle sue vittime. Quello che mi ha colpito più di tutti però è il finale, una soluzione davvero spiazzante che non avevo davvero previsto.

Un libro che gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente.

6 pensieri riguardo “Recensione. Spirali di follia

  1. Sembra interessante! Bella recensione! Non so se lo leggerei perché sono molto “diffidente” con i thriller. Deve essere proprio amore a prima vista sennò tendo a buttarmi su altri generi

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