Novità in libreria dall’1 al 7 febbraio

Manhattan, 2022. Una coppia è in volo verso New York, di ritorno dalla loro prima vacanza dopo la pandemia. In città, in un appartamento nell’East Side, li aspettano tre loro amici per guardare tutti insieme il Super Bowl: una professoressa di fisica in pensione, suo marito e un suo ex studente geniale e visionario. Una scena come tante, un quadro di ritrovata normalità. Poi, all’improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. Tutta la tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. I tweet, i post, i bot spariscono. Gli schermi, tutti gli schermi, che come fantasmi ci circondano ogni momento della nostra esistenza, diventano neri. Le luci si spengono, un black-out avvolge nelle tenebre la città (o il mondo intero? Del resto come fare a saperlo?) L’aereo è costretto a un atterraggio di fortuna. E addio Super Bowl. Cosa sta succedendo? È l’inizio di una guerra, o la prima ondata di un attacco terroristico? Un incidente? O è il collasso della tecnologia su se stessa, sotto il proprio tirannico peso? È l’apparizione di un buco nero, l’aprirsi di una piega dello spazio e del tempo in cui le nostre vite scivolano inesorabilmente? Di certo c’è questo: era dai tempi di Rumore bianco che Don DeLillo non ci ricordava con tanta accecante precisione che viviamo, disperati e felici, in un mondo delilliano.

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori. Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo. Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.

A quante parti di noi siamo disposti a rinunciare per continuare a essere noi stessi? E soprattutto: dove abbiamo lasciato ciò che non ci siamo portati dietro? Quali case lo custodiscono in segreto o lo tengono in ostaggio? Per raccontare la vita di un uomo, l’unica possibilità è setacciare le sue case, cercare gli indizi di quel piccolo inevitabile crimine che è dire “io” sapendo che dietro c’è sempre qualche menzogna. Il libro delle case è la storia di un uomo – “che per convenzione chiameremo Io” –, le amicizie, il matrimonio nel suo rifugio e nelle sue ferite, la scoperta del sesso e della poesia, il distacco da una famiglia esperta in autodistruzione. La storia di Io salta di casa in casa, su e giù nel tempo, ciascuna è la tessera di un puzzle che si compone tra l’ultimo quarto del millennio e il primo degli anni zero: è giovane amante di una donna sposata in una casa di provincia, infante che insegue una tartaruga in un appartamento di Roma mentre dalla tv si rovesciano le immagini di Aldo Moro sequestrato e del corpo di Pasolini rinvenuto all’Idroscalo; è marito in una casa borghese di Torino, bohémien in una mansarda di Parigi e adulto in carriera in un albergo londinese; ragazzo preso a pugni dal padre in una casa di vacanza, e studente universitario buttato sopra un materasso; poi semplicemente un uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota. Costruito come una partita di Cluedo o un poliziesco esistenziale, Il libro delle case è un viaggio attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni, nelle sue geografie, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda. In un romanzo unico per costruzione, poesia e visionarietà, Bajani traccia il grande affresco di un’educazione sentimentale a metri quadri.

Alla prestigiosa scuola di magia di Alfea, studenti di tutto l’Oltremondo imparano a padroneggiare i propri poteri. Tra loro ci sono le Winx, cinque ragazze molto diverse che si sono ritrovate a vivere insieme loro malgrado. L’atletica Aisha, una Fata dell’Acqua talentuosa ma talvolta vittima del suo stesso perfezionismo; l’empatica Musa, che preferisce tenere le persone a distanza per non finire sopraffatta dalle loro emozioni; Terra, insicura e goffa, che nei momenti di crisi sa però tirare fuori risorse inaspettate attingendo alla magia della natura; la bellissima Stella, Fata della Luce con un futuro da regina, dallo stile impeccabile e i modi altezzosi. E infine Bloom, l’unica a provenire dal mondo degli uomini, dotata di una magia del fuoco tanto potente da essere incontrollabile. Quando antiche creature malvagie che le fate credevano sconfitte per sempre riappaiono seminando morte, le Winx dovranno unire le forze per sconfiggerle. E un segreto riaffiorerà dalle tenebre del passato, un segreto sconvolgente che potrebbe cambiare per sempre il loro destino e il loro mondo… Cinque fate. Cinque amiche. Un unico destino: svelare l’oscuro segreto che potrebbe mettere in discussione tutto ciò che hanno sempre saputo sul loro mondo, nonché la loro stessa esistenza.

In seguito alla morte improvvisa dei genitori, Grace è costretta a lasciare la sua amata San Diego e trasferirsi in Alaska, terra di cui non conosce praticamente nulla. Il primo impatto non è dei migliori: un atterraggio da panico su una pista ghiacciata e un viaggio rocambolesco a bordo di un gatto delle nevi, a temperature polari. Tuttavia, quando arriva alla Katmere Academy, la scuola esclusiva di cui suo zio è preside, la ragazza non può che rimanere a bocca aperta alla vista della sua nuova casa: un maestoso castello con le torri che svettano nel cielo nero. Ma l’incanto svanisce in fretta. Tempo un quarto d’ora e Jaxon Vega, il leader indiscusso della scuola, la minaccia e le intima di tornarsene da dove è venuta. Benché indignata e confusa dalle sue parole, Grace è affascinata da quel ragazzo misterioso, con il volto solcato da una cicatrice e gli occhi scuri che celano a stento una grande sofferenza. E decide di scoprirne ogni segreto. Più indaga, però, più si rende conto che Jaxon e i suoi compagni sono tutto fuorché comuni studenti e che alla Katmere Academy niente è come sembra. Quando il soprannaturale fa irruzione con prepotenza nella sua vita, Grace si aggrappa disperatamente all’unica cosa che considera reale: i sentimenti che prova per Jaxon. Saranno sufficienti a permetterle di sopravvivere in un mondo in cui i mostri esistono e non si nascondono sotto il letto?

Elisabetta e Alessandro sono sposati da anni, ma il fuoco che c’era tra loro pare ormai quasi spento. Non riescono a immaginarsi l’uno senza l’altra, eppure a un certo punto hanno cominciato ad allontanarsi, hanno smesso di guardarsi negli occhi. E all’improvviso si sono ritrovati troppo distanti per prendersi di nuovo per mano. Quello di Lorenzo e Beatrice è un amore fatto di voci e di canzoni: si sono conosciuti una sera di luglio, sulle note di una chitarra, e d’un tratto hanno capito di non essere più soli. Sono giovani, hanno la vita davanti e tanti sogni nel cassetto. Ma è proprio per inseguire uno di questi che le loro strade rischiano di dividersi. Senza un futuro insieme, come si fa a immaginare l’amore? Due coppie, due storie parallele e opposte che si sfiorano per caso in due diverse stagioni della vita. Elisabetta, Alessandro, Beatrice e Lorenzo hanno smesso di ascoltarsi, ma per uno strano caso del destino cominciano a scriversi. Grazie alle parole, i sentimenti torneranno a galla più forti di prima e loro, finalmente, troveranno il coraggio di seguire il cuore. Perché innamorarsi è come sognare: non c’è un tempo giusto per farlo, l’importante è non smettere mai.

Linn Ståhl, esperta di crittografia informatica, è ancora una studentessa quando i detective Stenlander e Svensson chiedono il suo aiuto per indagare su un macabro omicidio. Una giovane donna è stata trovata morta in un appartamento; sul corpo, una patina di lacca che le dà l’aspetto di una bambola di porcellana. In passato, Linn è stata un’attivista dell’afa, un’organizzazione antifascista inserita nella lista nera delle forze dell’ordine svedesi, e ha una condanna per crimini contro la sicurezza nazionale. È quindi molto scettica quando inizia a lavorare con la polizia. Tuttavia, si rende conto che nel caso potrebbero essere coinvolti i suoi nemici di sempre, ossia il movimento di estrema destra, e capisce che è un’occasione unica per iniziare un’indagine privata con l’aiuto dell’afa. Ciò che Linn non ha previsto è che il suo coinvolgimento la rende un bersaglio dei nazisti. Mentre altre donne vengono ritrovate prive di vita, Linn dovrà guardarsi le spalle se non vorrà finire lei stessa in quella lugubre collezione di bambole.

Ale, diciassette anni non ancora compiuti, scontenta, viziata, confusa. Lo ha sentito benissimo il rumore del tram, quando ha spiccato un balzo verso le rotaie. E Nicola, il medico che l’ha soccorsa appena arrivata in ospedale, non riesce proprio a togliersela dalla testa, quella ragazza piú vicina alla morte che alla vita. Perché lo scudo professionale certe volte è di cartapesta, e anche la bellezza può essere un coltello che allarga le nostre ferite. Davanti a sé, adesso, ha un lungo week- end da trascorrere con la moglie Teresa a Chamois, a casa di amici. Un week-end come tanti, si direbbe. Cene, passeggiate, chiacchiere davanti al camino. Ma in quei pochi giorni, per lui e per tutti gli altri, il tempo subirà un’accelerazione e procederà in tutte le direzioni. Ognuno sarà costretto a fare un bilancio della propria vita e a portare allo scoperto i segreti che nasconde persino a se stesso. A catalizzare tutto, forse, l’ombra di Ale, e per Nicola anche un fantasma in carne ed ossa che viene dal passato: il suo vecchio amico Matteo che non vede dagli anni del liceo. Qualcuno proporrà un gioco innocuo per passare il tempo: ma sarà il tempo invece a passare su ognuno di loro. «Il gioco delle ultime volte» ha le sue regole: ciascuno deve raccontare l’ultima occasione in cui ha fatto o visto una determinata cosa o persona; valgono sia i ricordi veri sia quelli inventati. C’è chi parla di una casa in cui ha trascorso le vacanze da ragazzo, chi s’inventa (chissà perché) di aver nostalgia di un anello che non ha mai perso, chi si spinge piú a fondo. Come Nicola, e Matteo, che finalmente a notte fonda si troveranno faccia a faccia per continuare quel gioco da soli. Non si vedono da trent’anni: da quando ad Amsterdam, dove erano in vacanza insieme, Matteo aveva fatto a Nicola «uno scherzo» che li avrebbe segnati per sempre. Avevano 19 anni, quell’estate, erano i Dioscuri, i due gemelli divini. E «c’erano state volte, – pensa Nicola, – in cui l’intesa con Matteo gli aveva provocato una felicità cosí profonda da fargli desiderare che il momento si congelasse». Il lungo week-end finisce per tutti, ma se la vita è ciò che ci succede mentre, piú o meno accuratamente, nascondiamo i nostri segreti, forse presto per qualcuno le cose potrebbero cambiare.

Quando torna a casa dopo una giornata di lavoro, Jasmina Nazeri non può immaginare che ad aspettarla ci siano dei poliziotti. Un uomo di colore è stato ucciso, dicono, era nudo e senza documenti, e forse l’unica in grado di identificarlo è proprio lei, che in quel quartiere di periferia conosce tutti. Il corpo martoriato è riverso a terra in un giardino pubblico, e quando viene girato a faccia in su, la sorpresa è scioccante. In quel volto la ragazza riconosce Taiwo, e anche se non lo vedeva dal tempo in cui hanno avuto una relazione, è certa che non fosse tipo da cattive frequentazioni. Come può essergli capitato un destino tanto orribile? E come si rende giustizia a qualcuno che per la società non esiste? Jasmina è donna, è giovane, ha origini iraniane: sa quanto sia difficile ottenere rispetto, un’opportunità, o anche soltanto ascolto. Per questo dedica la sua vita ad aiutare gli altri, insegnando l’italiano agli immigrati e dandosi da fare per chiunque abbia bisogno. Forse lo stesso non si potrebbe dire di Pandora Magrelli, l’ispettore che la avvicina per chiederle di collaborare in via non ufficiale alle indagini e che ha un’idea molto diversa della tolleranza, ma sembra voler scoprire la verità a ogni costo. Trame implacabili e straordinaria capacità di scrutare nell’animo umano, ecco cosa rende unico Enrico Pandiani nel panorama noir. Quella che racconta in questo nuovo romanzo non è soltanto la periferia di una città, con il fermento che si porta dentro; è lo stato primordiale verso il quale tutti stiamo tornando, pronti a trasformare chiunque in un nemico.

New York, 1939. La fiera mondiale più grande e sfarzosa di sempre sta per cominciare, inaugurata da Roosevelt in persona, e Vivi Holden ha l’occasione per splendere. Dopo una lunga gavetta a Los Angeles come aspirante attrice, sempre eclissata da starlette più raccomandate e spregiudicate di lei, sarà la stella dell’Aquacade, lo spettacolo di nuoto sincronizzato più atteso della manifestazione. Poco importa che Vivi non sia Esther Williams e che non sappia come danzare e sorridere sott’acqua senza annegare: è decisa a non farsi sfuggire la sua grande occasione. Anche Maxine Roth, aspirante giornalista, ha sogni di gloria: scrivere per «The New York Times». Il suo professore, però, aveva altri piani per lei e le ha procurato uno stage nel giornale che si occupa di pubblicare il programma della fiera. Maxine dovrà trovare il modo per farsi comunque notare. Le due ragazze si conoscono nella sfavillante e inarrestabile New York, mentre lottano per farsi largo in un mondo dominato da pregiudizi, segreti e uomini che pretendono di avere il controllo delle loro vite. L’amicizia farà emergere il meglio di loro, ricordando a entrambe di non smettere mai di lottare per ciò che più conta e che le farà davvero splendere.

Ludovico Paravicini è decisamente prevenuto in fatto di donne, ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L’epilogo del suo grande amore è stato infatti davvero infelice. In una parola: divorzio. E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione. Ma all’improvviso Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. E non è detto che queste sorprese siano negative…


Il mio matrimonio, visto da fuori, sembrava perfetto. La gente mi invidiava. Volevano la mia vita, volevano essere me. La signora Alejandra Gambino. Moglie di Dino Gambino. Figlia di Eduardo Castillo. Rispettata, amata: la regina del clan.
Non avevano idea degli orrori nascosti dietro le porte accostate della nostra bella casa. Non sapevano che stavo annegando.
Poi un giorno è arrivato Julius Carter. Imperturbabile, bellissimo, con i suoi magnetici occhi azzurri. Lui mi ha salvata. Io l’ho rovinato. E adesso sono in fuga, braccata. È solo questione di tempo prima che mi raggiungano e la facciano finita. Sono un cadavere che cammina.
Chi sarà il primo a trovarmi tra mio marito e l’uomo che amo?

Ormai sommersa dai debiti, la gio­vane Rachel non crede alla sua fortuna quando le viene offerto un lavoro presso un’azienda di successo.
L’edificio che ospita la società ha però una storia tragica, cosa che inizial­mente la incuriosisce, almeno fino a che quel senso costante di inquietudi­ne non comincia a perseguitarla.
Il lavoro di ogni giorno si trasforma ben presto in un incubo, ma Rachel non ha scelta, e se non vuole finire in mezzo a una strada deve tenere duro senza farsi suggestionare da stupide storie. In fondo, ormai è acqua passata, no?
Ne è quasi convinta, quando una ter­ribile scoperta le fa comprendere il pericolo che sta correndo e il presen­te e il passato si fondono improvvi­samente in un affresco…

1941. Durante un’afosa serata nel quartiere di Kowloon, uno dei di­stretti più caratteristici della co­lonia di Hong Kong, la dottores­sa Rowena Rossiter è in cerca di un po’ svago dopo il duro lavoro. Ancora non sa che il suo mondo è sull’orlo del collasso.
Quella sera, Rowena incontrerà due uomini che si batteranno per il suo cuore negli anni seguen­ti. Connor O’Connor, un soldato irlandese ribelle, che la corteggerà con determinazione e piglio scan­zonato; e Kim Pheloung. Immen­samente ricco, Kim è l’uomo più bello che Rowena abbia mai visto; e anche il più spietato, con un si­nistro bisogno di possesso e con­trollo. Nei suoi occhi c’è qualcosa di magnetico e Rowena sa che…

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