Nuove uscite in libreria dal 31 agosto al 6 settembre

Settembre 1992, in una villetta monofamiliare della campagna veneta è venuta a mancare Maria Carrer, una anziana senza figli o parenti stretti. Nella camera ardente allestita in casa si presenta una moltitudine di persone che, ignorando la lussuosa bara bianca, si intrufola nelle stanze effettuando una autentica perquisizione in cerca dei tanti soldi nascosti. Tra liti e sospetti un delitto si abbatte sull’eterogenea comitiva, e altri a seguire. Chiamare la polizia non si può e non si deve, nessuno è disposto a rinunziare alla possibilità di diventare ricco, ognuno guarda con sospetto il suo vicino…

A Helgoland, spoglia isola nel Mare del Nord, luogo adatto alle idee estreme, nel giugno 1925 il ventitreenne Werner Heisenberg ha avviato quella che, secondo non pochi, è stata la più radicale rivoluzione scientifica di ogni tempo: la fisica quantistica. A distanza di quasi un secolo da quei giorni, la teoria dei quanti si è rivelata sempre più gremita di idee sconcertanti e inquietanti (fantasmatiche onde di probabilità, oggetti lontani che sembrano magicamente connessi fra loro ecc.), ma al tempo stesso capace di innumerevoli conferme sperimentali, che hanno portato a ogni sorta di applicazioni tecnologiche. Si può dire che oggi il mondo si regga su tale teoria, tuttora profondamente misteriosa. In questo libro non solo si ricostruisce, con formidabile limpidezza, l’avventurosa e controversa crescita della teoria dei quanti, rendendo evidenti, anche per chi la ignora, i suoi passaggi cruciali, ma la si inserisce in una nuova visione, dove a un mondo fatto di sostanze si sostituisce un mondo fatto di relazioni, che si rispondono fra loro in un inesauribile gioco di specchi. Visione che induce a esplorare, in una prospettiva ancora una volta stupefacente, questioni fondamentali ancora irrisolte, dalla costituzione della natura a quella di noi stessi, che della natura siamo parte.

Washington, D.C. non è mai stata più pericolosa. Il rumore degli spari infrange la quiete notturna di un tranquillo quartiere residenziale della città. Quando torna il silenzio un uomo giace a terra, morto. Ma quello che inizialmente sembra essere un regolamento di conti fra criminali di strada potrebbe nascondere qualcosa di molto, molto più sinistro. Alex Cross ha appena iniziato a indagare quando una nuova telefonata gli impone di correre dall’altra parte della città. Un’altra sparatoria. Un altro morto. Ma stavolta la vittima è una sua conoscenza: il suo ex capo e l’adorato mentore di Bree, la moglie di Alex, è stato freddato. Senza il suo comandante, la polizia rischia di andare alla deriva, mentre i cittadini di Washington si fanno prendere dal panico e la lista di possibili sospetti si allunga. In una tale situazione di emergenza, il Dipartimento seleziona proprio Bree per sostituire il capo della polizia. La donna deve riuscire a chiudere quello che ha tutta l’aria di essere un caso di assassino seriale, e riportare l’ordine in città. Alex non può che aiutare in tutti i modi la moglie, ma quando l’istinto porterà ciascuno di loro su piste opposte, anche l’amore sarà minacciato da una crisi profonda. Alex e Bree dovranno riuscire a risolvere il caso prima che questo li metta entrambi fuori dai giochi… per sempre.

Luciana è andata via da Milano appena ha potuto. Sua madre dava sempre ragione a Giovanna, sua sorella. Perché Giovanna era la figlia preferita. Perché Giovanna ha un carattere impossibile. Perché Giovanna è spastica. Così Luciana si è trasferita a Bologna, dove insegna in un liceo e ha iniziato una nuova vita. Si è tinta i capelli di nero e adesso gli amici la chiamano Biancaneve. Finché, una mattina mentre è a scuola, riceve una telefonata. Deve tornare a Milano. È successo all’improvviso. Sua madre non c’è più. Lo spaesamento, il funerale, Giovanna. Giovanna che le urla contro perché non c’era, Giovanna che le chiede di fare un viaggio in onore della loro madre. La meta deve essere Stromboli, dice. Ma Stromboli per Luciana è troppo lontana, così propone di ripiegare su San Benedetto del Tronto. Tra antichi rancori e nuovi litigi, per le due sorelle inizia così un viaggio destinato a cambiare per sempre le loro vite. Tra imprevisti e contrattempi, mentre tutta Italia cerca di capire il luogo dove Aldo Moro è sotto sequestro, Luciana e Giovanna – quest’ultima con Briciola, la sua inseparabile cagnolina paraplegica – troveranno sulla loro strada inattesi compagni di viaggio, come Ivan, giovane stralunato innamorato dell’India, dove peraltro non è mai stato, e Rossano, che, nonostante sia intrappolato nel corpo di un omaccione, in realtà è Rosy, affascinante travestito. Tutti e quattro diretti verso l’inevitabile resa dei conti.

Si può aver paura della solitudine e al tempo stesso aver paura di essere amati? Se lo sta chiedendo Meg, sola in una casa ormai vuota. Demian, lo scrittore e l’uomo con cui ha vissuto gli ultimi due anni se n’è andato senza darle nessuna spiegazione: solo i suoi scritti a parlare per lui. Da tempo la loro storia aveva iniziato a logorarsi, fra abitudine, noia e disillusione, eppure Meg non era preparata a un distacco. Per una vita era stata lei ad andarsene, incapace di cedere del tutto ai sentimenti e convinta che ognuno dovesse farcela da solo, e ora si trovava a fare i conti con l’abbandono. Meg aveva conosciuto Demian mentre lui era in coma, in seguito a un drammatico incidente. Al risveglio, lui era riuscito a liberarla da un sentimento che era diventato un chiodo fisso, quello per George Cabot, un uomo immaginario che aveva conosciuto solo in sogno. Si era fissata con l’idea di poterlo incontrare nella sua realtà, innamorata dell’amore perfetto e utopistico, ma si era poi disillusa. George Cabot altro non era che il personaggio di un libro di Demian. Con pazienza e cura, Demian l’aveva strappata a quell’illusione e le aveva regalato una storia vera, concreta, tacendole tuttavia molti dettagli del suo passato. Ora che è sparito Meg è frastornata e non sa cosa fare. È il momento di pensare a se stessa o di alimentare la speranza che Demian ritorni? E se per una serie di strane coincidenze si accorgesse della reale esistenza di George Cabot? Cosa cambierebbe nel suo instabile cuore? Con A un millimetro di cuoreMassimo Bisotti ci fa un grande regalo. Tornano infatti i protagonisti de La luna blu – il romanzo che lo ha fatto conoscere e amare al pubblico – con una storia d’amore che sussurra al cuore di ognuno di noi.

Agli occhi degli Alleati è un’impavida combattente per la libertà, una leggenda delle operazioni speciali, una donna completamente fuori dagli schemi. Per la Gestapo, un fantasma, un’ombra, la persona più ricercata al mondo. Ma all’inizio, Nancy Wake non è altro che una giovane donna arrivata a Marsiglia dopo un’infanzia difficile in Australia. Nel cuore più antico della città affacciata sul Mediterraneo ha conosciuto e sposato Henri, l’uomo che ama perdutamente. Ma non appena la Francia entra in guerra, il suo sprezzo del pericolo e la fede nei valori della democrazia e della libertà la spingono a prendere parte alla Resistenza contro i nazisti. Diventa così la temibile spia nota come il Topo Bianco. Con una taglia di centomila franchi sulla testa, è fra i principali ricercati della Gestapo. Quando i tedeschi che le danno la caccia arrestano il marito e lo torturano per avere sue notizie, Nancy fugge in Gran Bretagna. Qui si unisce agli agenti segreti inglesi con cui pianifica il ritorno in Francia per unirsi ai combattenti della Resistenza nell’Alvernia. E sarà un ritorno degno di un personaggio memorabile. Perché lei è pronta a tutto pur di sconfiggere i tedeschi e liberare la Francia. Ed è pronta a dare la vita pur di salvare il marito… Romanzo storico emozionante e avventuroso, Liberazione è ispirato alle vicende di un personaggio realmente esistito. Emancipata, indomabile, in anticipo sui tempi, la pluridecorata donna simbolo della Resistenza rivive in queste pagine che narrano senza un attimo di tregua le dure battaglie per vincere i pregiudizi, le fughe nei boschi sotto i colpi dei mitra, il disperato tentativo di capovolgere le sorti della guerra sino a un epilogo capace di sorprendere e di commuovere.

Dopo il loro incontro, niente è stato più come prima. Superato un inizio burrascoso, Tessa e Hardin sembravano sulla strada giusta per far funzionare la loro storia. Ma una sorpresa sconvolgente ha rimesso tutto in discussione e ora Tessa è fuori di sé, non sa più che fare. La sua vita prima di Hardin era così semplice e chiara. Ora, dopo di lui, è soltanto… dopo. Chi è davvero Hardin? Il ragazzo dolce e tormentato di cui si è perdutamente innamorata nonostante tutto? O soltanto un bugiardo senza scrupoli? Per lui, Tessa ha messo tutta la sua vita tra parentesi: l’università, gli amici, il rapporto con sua madre, un ragazzo che l’amava sul serio, e forse perfino una promettente carriera nell’editoria. Adesso è arrivato il momento di andare avanti, con o senza di lui. Ma non è così facile, inseguita dal ricordo delle sue braccia, della sua pelle, dei suoi baci… Hardin sa bene di aver commesso un errore, forse il più grande della sua vita, e non ha intenzione di arrendersi senza combattere. Saprà cambiare? Cambiare… per amore?

Dopo la morte del marito, per Nives è un problema adattarsi alla solitudine e al silenzio di Poggio Corbello. Prendersi cura del podere senza scambiare una parola con anima viva la fa sentire come un fantasma… La notte è il momento più difficile. Poi ecco la soluzione: Giacomina. È la sua chioccia preferita, la vedova comincia a tenerla con sé. Tutte le angosce svaniscono d’incanto. Nives è sollevata, eppure non sa darsi una spiegazione: ha sostituito il marito con una bestiola. Arriva addirittura a pensare di essere felice… Finché avviene un fattaccio e a Nives s’impone l’ultima soluzione: chiamare Loriano Bottai, il veterinario. Quella che segue è una telefonata lunga una vita. Dall’emergenza di una chioccia imbambolata lo scambio tra Nives e Loriano devia presto altrove. Tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti, occasioni mancate, svelamenti difficili da digerire in tarda età. Finché risuonerà feroce una domanda: come è scoprire di aver vissuto all’oscuro di sé?

Dopo Violette di marzo, il secondo capitolo della trilogia berlinese di Bernie Gunther: un grande classico del poliziesco.
Durante la torrida ondata di caldo estivo che affligge Berlino nel 1938, il popolo tedesco attende con ansia l’esito della conferenza di Monaco domandandosi se Hitler trascinerà l’Europa in una nuova guerra. Nel frattempo, in città sono scomparse diverse ragazze adolescenti, tutte bionde con gli occhi azzurri, tutte bellezze ariane. Heydrich in persona assolda il detective Bernie Gunther, costringendolo a tornare nella Kriminalpolizei, a capo di una squadra che faccia luce sul caso.
Mentre qualcuno cerca di far ricadere la colpa su un membro della comunità ebraica, l’investigatore si cala nei meandri della prostituzione, della pornografia e della stampa estremista: la Germania hitleriana, sotto la sua patina di ordine e decoro, nasconde sentieri sotterranei cosparsi di depravazione. E, come se non bastasse, la Notte dei cristalli è alle porte.
Colpi di scena, depistaggi, intuizioni e una buona dose di maleducazione: tutto quello che serve per un romanzo poliziesco vecchio stile riuscito in pieno, frutto di una mente geniale. Con Il criminale pallido Kerr si conferma maestro: è il momento di riscoprire l’iconico Bernie Gunther, il detective privato antinazista più scorretto di sempre.

Visti da fuori, i Thomas sembrano una famiglia perfetta. Ben è un imprenditore di successo, un lavoratore instancabile e un bravo padre; Dominique è una casalinga e una madre amorevole. Le due figlie, Ruby, un’adolescente, e Amber, la più piccola, sono il ritratto della bellezza. Ma la realtà dietro questa facciata splendente è ben diversa. Ben è intrappolato in una rete di inganni da cui non riesce a uscire. Dominique è ormai ridotta all’ombra di sé stessa, sente di essere paranoica. E Ruby vive nel costante terrore del cyberbullismo. La loro vita è un fragile castello costruito sulle menzogne. Ma i segreti più spaventosi non sono quelli che nascondono agli estranei. Sono quelli che si nascondono l’un l’altro. È solo quando la polizia risponde alla chiamata dei vicini, che hanno sentito degli spari, che i misteri cominciano a venire a galla…

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