Paola Russo
Words edizioni

Virginia the virgin
Tra i temi principali che si possono riscontrare nel corso della lettura vi è sicuramente quello della verginità, che per una volta viene vissuta dalla protagonista in maniera anticonvenzionale. Per Virginia, infatti, liberarsi della sua verginità una volta per tutte è diventata un’incombenza fastidiosa, a cui sta cercando da tempo di porre rimedio.
Virginia si ritrova vergine all’età di quasi ventotto anni non perché in attesa dell’uomo giusto o perché bloccata da qualche trauma subito in passato, ma solamente in conseguenza a dei condizionamenti da parte della propria famiglia e ad alcuni sfortunati eventi che, a lungo andare, hanno resto la “faccenda” più complicata del normale. Bloccata da questo pesante ma soprattutto imbarazzante fardello che di fatto le impedisce di dare l’avvio a una qualsiasi relazione sentimentale con un uomo, l’unica cosa che desidera è potersene sbarazzare il prima possibile. Ma come? E soprattutto… con chi?
Dall’altra parte troviamo Dorian e sarà lui ad “assisterla” in questo viaggio alla scoperta della propria sessualità. Dorian, infatti, capisce che il blocco psicologico di Virginia ha inibito il suo desiderio sessuale fino a trasformarlo irrazionalmente in puro terrore. In quanto attività del tutto naturale, esattamente come il nutrirsi o il respirare, vuole farle capire che godere attraverso il proprio corpo è un diritto, se non addirittura un dovere verso se stessi e che le sue paure sono del tutto ingiustificate.
Questo doppio punto di vista darà origine ad alquanto bizzarre lezioni di sesso: Virginia si affiderà completamente al suo mentore che, seppure partito con tutte le buone intenzioni del mondo, rischierà di soccombere di fronte alla
