Salvatore La Moglie
Macabor editore
Pagine 111
Prezzo 10,00 €

Sinossi ufficiale
Sono passati quarant’anni dalla strage di via Fani e dal rapimento e poi dall’assassinio di Aldo Moro. Sono stati i 55 giorni più lunghi e oscuri della nostra Repubblica e su quel 16 marzo del 1978 ancora non si è riusciti a scoprire in maniera definitiva cosa sia davvero accaduto e a smascherare i veri mandanti. Tanti sono ancora i punti oscuri e le zone d’ombre, nonostante i notevoli risultati della “Commissione Fioroni”. Di certo c’è che in via Fani non c’erano solo i brigatisti. La sfida di questo racconto consiste nel proporre al lettore la narrazione di quel tragico giovedì nero, con una scommessa: riuscire a dare un’idea della complessità del caso Moro, di cosa fu l’operazione via Fani attraverso il solo resoconto di una giornata che certamente fu particolare e destinata a costituire uno spartiacque nella storia del nostro paese.
Recensione
Un libro breve ma molto intenso di una delle pagine più tristi e oscure della nostra storia: un fatto che ha cambiato profondamente la nostra società, la percezione della politica, il rapporto tra i partiti e il popolo. Un uomo simbolo del compromesso storico che è stato sacrificato per gli interessi di qualità che spesso si chiama ragione di stato, una situazione in cui le responsabilità non sono mai state chiarite, ruoli che non sono stati mai definiti.
Il testo racconta la giornata del rapimento di Moro attraverso gli occhi di un ragazzo e la spiegazione del suo professore di Italiano, lucida e razionale, appassionata e chiara. C’è tutto: dallo shock alla paura, dalla posizione dei vertici dello Stato ai giudizi delle potenze straniere, dalla strategia della tensione ai dubbi della gente comune.
Dopo 40 anni da quel giorno ancora ci sono molte verità nascoste , taciute, molte responsabilità non appurate, un tentativo di destabilizzare il paese forse pilotato dai servizi segreti, troppe incognite e poche certezze che ci lasciano ancora sbalorditi e amareggiati .