Recensione. Comprendere i bambini

Silvana Quattrocchi Montanaro

Di Renzo Editore

Pagine 204

Prezzo 15,00 €

 

 

Ogni genitore sa benissimo quanta fatica comporti crescere un figlio, perché nessuno ha la ricetta magica, perché è una grande responsabilità e spesso si commettono molti errori.

Questo libro è un aiuto molto valido per svolgere il mestiere di madre e padre nel migliore dei modi e ringrazio la Di Renzo editore per avermi dato la possibilità di leggerlo.

 

 Dalla quarta di copertina

I primi tre anni di vita sono il tempo delle costruzioni fondamentali dell’essere umano e alcune carenze di questa età speciale non sempre possono essere riparate. Le abilità nel movimento e nel linguaggio, la possibilità di costruire rapporti con gli altri, la stima di sé e la visione del mondo che si acquisiscono in questo periodo sono le basi della vita stessa. I genitori e gli educatori sono chiamati a confrontarsi con il bambino-persona, divenendo parte attiva e fondamentale di questo processo di umanizzazione, le cui grandi potenzialità attendono soltanto l’aiuto dell’ambiente circostante per esprimersi al meglio. Contrariamente ai luoghi comuni di un’educazione restrittiva e seguendo gli insegnamenti di Maria Montessori, Silvana Quattrocchi Montanaro ci spiega come lasciare ai bambini la libertà di crescere e imparare.

Recensione

La lettura di questo libro è stata davvero illuminante. Il mestiere di genitore è uno dei più difficili al mondo, ognuno ha la sua “ricetta”, i suoi consigli da dare che si basano sulla propria esperienza, ma le parole dell’autrice sono valide per tutti i bambini, perché ci spiegano quali sono le tappe del suo sviluppo e quali sono i migliori comportamenti da assumere per farlo crescere nel migliore dei modi.

Il bambino ha delle capacità straordinarie che gli adulti ignorano ed educarlo significa dargli modo di mettere a frutto queste sue capacità, di sviluppare tutta la sua potenzialità.

Ogni essere umano viene al mondo con immense potenzialita.

Ogni essere umano possiede meravigliosi meccanismi di autoregolazione che spesso non possono funzionare a causa delle nostre interferenze nei processi vitali

Ogni persona vicina al bambino è importante ed è ” educatore” perché può aiutare lo sviluppo , se conosce bene ciò che deve fare

Il periodo che va da 0 a 3 anni è quello in cui la mente e il corpo devono raggiungere un’armoniosa collaborazione, in quanto tutta la vita futura dipenderà dalla qualità di questa prima fase dello sviluppo

Nell’educazione come “aiuto alla vita” dobbiamo rimanere sempre  in rapporto con il nostro passato e guardare al futuro. Noi siamo inseriti nel grande progetto della vita che ha circa tre miliardi e mezzo di anni e tutto questo lungo passato si riproduce nello sviluppo personale di ogni nuovo essere umano: l’ontogenesi ricapitola la filogenesi

Lo stesso periodo della gravidanza è fondamentale per lo sviluppo futuro del bambino, perché già nell’utero i piccoli sono attivi, in stretto contatto con l’ambiente esterno ed iniziano proprio lì ad usare i sensi che si stanno sviluppando.

Nascendo, il bambino si separa dalla madre, continua comunque a vivere insieme a lei ma in luogo diverso, che per lui potrebbe essere fonte di disagio. L’importante è che la madre svolga una funzione positiva in questo momento di passaggio tra il “dentro” e il “fuori”, che rassicuri il figlio, che stabilisca con lui una relazione protetta.

Più il tempo passa e più il bambino impara a conoscere l’ambiente che lo circonda e deve esser accompagnato costantemente, deve sentirsi al sicuro.

Mi è piaciuto molto che nel libro si dedichi un capitolo anche alla presenza del padre nella vita del piccolo. Troppo spesso si pensa che siano le madri le più adatte a crescere un figlio o le più capaci, ma ci si dimentica che la figura maschile è fondamentale nella vita di un bambino e che anche il  padre deve esprimergli il suo amore passandoci del tempo insieme, partecipando alla sua cura, parlando e giocando con lui.

Interessante e’ anche la parte in cui l’autrice tratta la comunicazione con il bambino, che presuppone che le maniere usate per comunicare con lui gli danno delle informazioni fondamentali sull’ambiente esterno, sule persone con le quali stabilisce un legame e anche su se stesso.

Il libro della Quattocchi Montanaro è una miniera molto preziosa di informazioni su ciò che bisogna sapere per far sì che aiutiamo a crescere nel migliore dei modi i nostri bambini, che sono un tesoro inestimabile e di cui bisogna avere grandissima cura, in modo che diventino adulti equilibrati e sereni.

E’ un libro che consiglio a tutti i genitori e anche ha chi si accinge a diventarlo.

 

 

 

 

 

 

 

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