Recensione. Una vita non basta. L’età della consapevolezza

Claudio Gattini

Armando Curcio Editore

Pagine 290

Prezzo 14,90 €

Buongiorno lettori virtuali. In collaborazione con l’autore, che ringrazio per avermene fornito una copia, oggi vi propongo questo romanzo storico.

Trama

Francesco Rescazzi è figlio di contadini che poi diventerà proprietario terriero e sposerà la figlia dell’uomo per cui suo padre aveva lavorato. Il libro ripercorre la sua vita a cavallo tra le due guerre mondiali, tra enormi sacrifici, amicizie che vanno al di là delle differenze, il fascismo e le leggi razziali.

Recensione

Francesco è un uomo che rievoca la sua esistenza passata e insieme anche quella della sua famiglia: la sorella Anna sposa un fascista e solo quando ormai è troppo tardi si rende conto delle conseguenze delle sue scelte, l’altra sorella Giovanna è ostetrica e nasconde gli oppositori del regime. Poi c’è il suo amico Alfredo, di origine ebraiche, che viene colpito dalle leggi razziali del 1938 e deve fuggire insieme alla figlia Miriam.

È un’epopea dolente, la storia vista dalla parte della gente semplice che vive sulla propria pelle le decisioni dei potenti e le vicende della Storia, quella che si legge nei manuali scolastici. C’è la fatica del lavoro di tutti i i giorni, la durezza della guerra, l’amarezza per l’odio che si legge nei volti degli altri, il pentimento per non aver capito la piega che stavano prendendo gli avvenimenti. La più sbigottita sarà Anna.

L’amico di Francesco, Alfredo, dovrà invece subire l’umiliazione di vedersi portar via tutto e la rabbia per aver servito un Paese che lo perseguita e lo discrimina.

Nel libro le vicende dei singoli personaggi si intrecciano con i grandi eventi storici del primo Novecento fino all’epoca fascista e ci danno la possibilità di vedere come questi ultimi si riflettano sulle vite dei singoli. Inoltre abbiamo modo di riflettere sull’esistenza, sul suo procedere inevitabilmente verso il futuro, senza possibilità di tornare indietro e di rimediare ai propri errori.

Lo stile ampio e avvolgente dell’autore ci porta nel cuore della storia e dei personaggi, dipingendo un affresco maestoso e dettagliato di uno dei periodi più difficili della storia del nostro Paese.

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