Fidati di me

Marta Musto

Independently published

Pagine 251

Prezzo 7,28 €, eBook 0,99

Lo ammetto e lo ribadisco, anche se l’ho già detto in una recensione precedente: il genere rosa non è il mio preferito, ma ogni tanto ritento la sorte e scelgo un titolo di un romance, sperando di trovare un racconto che mi coinvolga, cosa che non è successa con questo libro.

È la storia di Bianca e Tommaso, narrata in modo alternato in prima persona dalle voci dei due protagonisti : fiorentina lei, milanese lui, si incontrano in Sardegna d’estate durante le vacanze estive con gli amici, un incontro, degli sguardi, lunghe giornate insieme al mare e alla fine Tommaso si innamora perdutamente di Bianca, ma lei è fidanzata e fedele al suo Diego.

[…] io amavo Diego, ero fedele a lui e al nostro amore. Forse per Tommaso provavo qualcosa. Sapevo, però, che una volta tornati alle nostre vite il sentimento sarebbe svanito, sia da parte mia che da parte sua. Era una di quelle cotte passeggere, quelle che ti prendono quando hai la mente libera, quando pensi che tutto potrebbe essere perfetto, quando sei estranea alla vita quotidiana. Buttati, mi diceva il cuore; non rovinare tutto ciò che hai per una cotta passeggera, mi diceva la mente. Ero così combattuta con me stessa che iniziavo a non capirci più niente.

Poi, al ritorno dalle vacanze, la storia di Bianca e Diego finisce e lei rivaluta quello che aveva provato per Tommaso, quei brividi che sentiva quando lui la guardava e così inizia la loro storia d’amore a distanza.

È una narrazione che va avanti un po’ per luoghi comuni e situazioni classiche: la delusione profonda dopo un tradimento subito, la paura di fidarsi di nuovo di qualcuno, il rancore verso chi ci ha ferito. Sono tutti ingredienti tipici delle storie d’amore, su cui tantissimi autori più o meno noti hanno già scritto pagine su pagine, ma tra queste righe purtroppo non ho trovato niente di innovativo, ne’ nella trama ne’ nei personaggi e neanche nello stile. Tutto rimane accennato in superficie, a volte rasenta la banalità, spesso i dialoghi sono scontati e già prima di leggere le battute di Tommaso o Bianca si ha già l’impressione di quello che stanno per dire.

Il finale è forse l’unica cosa che mi ha colpito, perché lascia in sospeso la storia, ma per il resto purtroppo non ho trovato altro che attirasse la mia attenzione e che mi tenesse incollata alle pagine.

Non avrei mai, e dico mai, immaginato che la mia vita potesse essere sconvolta da un momento all’altro così, senza preavviso. Avevo sempre programmato tutto, ed ero sempre stata coerente con le mie idee. Ma si sa, la vita è strana, quando meno te lo aspetti ecco che ti sorprende. Tu provaci. E se va male? E se invece andasse bene? La vita ti mette davanti a delle scelte, sta a te decidere quale strada prendere, ma non avere mai paura di essere coraggioso, non avere paura di rischiare. Giuste o sbagliate che siano, sono nostre. Segui il tuo istinto, il tuo cuore, ma anche la tua testa!

Da questo prologo sinceramente mi aspettavo qualcosa di emozionante …

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