Autore Camilla Lackberg
Editore Marsilio
Pagine 688
Prezzo 19,90 €
ISBN 9788831726963
È innegabile: le pagine di Camilla Lackberg scorrono veloci, le sue parole ci tengono incollati al libro finché non arriviamo al finale, come sempre inatteso, inquietante e sconvolgente.
La strega è il decimo volume della serie I delitti di Fjallbacka ed ha per protagonisti i personaggi che i fan della Lackberg hanno imparato ad amare: il poliziotto Patrick Hedstrom, la sua squadra investigativa e sua moglie Erica.
La storia si snoda su tre diversi piani temporali. Nel 1671 inizia la storia di Elin Jonsdotter, accusata di stregoneria solamente perché conosce l’uso delle erbe e anche delle “segnature”, certe formule che recita per alleviare i dolori o curare certi disturbi delle persone che si rivolgono a lei per un aiuto. Poi si passa alla fine degli anni ’90, quando una bambina di 4 anni di nome Stella Strand è sparita dalla sua fattoria ed è stata poi ritrovata morta in uno stagno nel bosco. Dell’omicidio sono accurate due tredicenni, Helen Persson e Marie Wall, che prima confessano poi ritrattano la loro versione dei fatti. Infine si arriva ai giorni nostri: di nuovo una bambina di 4 anni, Linnea Berg, detta Nea, scompare dalla stessa fattoria dove abitava Stella e il suo corpo viene rinvenuto nello stesso luogo dove era stato trovato quello della prima bambina. Sono solo coincidenze? Come anche il fatto che quando Nea sparisce, Marie Wall, diventata nel frattempo una famosa attrice, si trova in città per girare un film su Ingrid Bergman?
L’omicidio della piccola Nea fa riaffiorare sospetti e paure sopiti da anni e la squadra di Patrick deve lavorare a ritmi serrati per sciogliere il terribile rompicapo del nuovo caso e anche del vecchio, dato che i due omicidi sembrano avere molti punti in comune. In tutto ciò i poliziotti possono contare sull’aiuto di Erica, che sta raccogliendo materiale per scrivere un libro sul caso della bambina scomparsa 30 anni prima, Stella.
Il quadro è complicato ancor di più dalla presenza di un gruppo di rifugiati siriani nella cittadina di Fjallbacka, verso i quali alcuni membri della popolazione locale nutrono un odio profondo.
L’Intreccio è molto serrato, le tre diverse storie vengono sviluppate parallelamente con continui flashback che riportano il lettore al 1671 o all’omicidio di Stella. Ogni accenno al passato fa acuire anche di più l’attenzione del lettore, che resta ammaliato dalla straordinaria capacità dell’autrice di tessere un racconto davvero avvincente.
A metà del libro ogni strada è aperta: si è letteralmente sommersi dai fatti, dalle ricostruzioni, dalle prove indiziarie, dai sospetti e dalle congetture su chi possa aver ucciso Stella o sull’identità dell’assassino di Nea e sui possibili sviluppi della storia di Elin (anche se il destino di quest’ultima è abbastanza prevedibile), ma nessuna ipotesi trova una verifica fino a quando gli enigmi vengono sciolti e il finale si rivela nella sua brutalità ed efferatezza.
Prosa perfetta, veloce quando serve arrivare al dunque, più lenta nelle pause descrittive o riflessive, che ci fanno addentrare nella mente preoccupata di Elin, che teme per se’ ma soprattutto per sua figlia Marta, o tra i pensieri di Erica, che insegue la sua logica a caccia di tracce e indizi, spiegazioni e prove per scavare a fondo e portare a galla la verità.
Le tessere del puzzle piano piano vanno al loro posto e finalmente appare il quadro finale in tutta la sua perfezione: un altro libro della Lackberg che non delude.